regressioni basate sul ricordo

Le regressioni a stadi precedenti della stessa esistenza hanno nella maggior parte dei casi lo scopo di analizzare e rimuovere blocchi di vario tipo, ma questa non è necessariamente l’unica finalità.

La regressione basata sul ricordo non sempre consente alla persona di rivivere o di rivedere la verità esattamente così come era, ma piuttosto come essa è stata vissuta. Questo è fondamentale per riuscire a comprendere ed eliminare i blocchi e il ricordo di situazioni traumatiche. Non sempre, infatti, i nostri blocchi derivano direttamente dalla fredda realtà, ma piuttosto dal valore emotivo che noi attribuiamo a essa.

Nessuna regressione a momenti precedenti della vita che sia basata sul ricordo è in grado di superare l’ostacolo dovuto alla possibile presenza di ricordi falsati, ma se lo fosse, non ci sarebbe utile. Un ricordo falso, a tutti gli effetti, è soggettivamente indistinguibile da uno veritiero. Per colui che “ricorda”, soprattutto se il ricordo è assai vivido, la memoria ha sempre il valore di una rappresentazione del vero, anche quando è sbagliata. Questo significa che le regressioni sono utilissime per rimuovere i blocchi, ma non per certificare l’esattezza storica dei ricordi. Se quello che ci interessa è una ricostruzione esatta di fatti precisi, allora è sempre opportuno andare alla ricerca di riscontri esterni che confermino o smentiscano il ricordo.

regressioni basate suL CONTATTO SPIRITUALE

Quando si desidera tornare a esistenze diverse da quella in corso, non è possibile fare ricorso ai ricordi. Qualsiasi cosa, infatti, ne dicano tanti esperti, dentro di noi non esistono e non possono esistere ricordi precedenti alla nostra vita attuale.

Non esistono perché nessuna struttura fisiologica e fisica è in grado di passare da un corpo precedente a uno successivo trasportando con sé il ricordo. Persino il karma, anche se pochissimi se ne rendono conto e su questo argomento girano un mucchio di idee bislacche (come il concetto di debito karmico), non porta con sé alcuna informazione sul nostro passato. Il karma è una successione di effetti senza consapevolezza, non un database del bene o del male che abbiamo fatto.

Esiste un solo modo per entrare in contatto con gli avvenimenti di un’esistenza diversa da quella in corso: affidarsi a un contatto non fisico. Il che significa spostare la nostra anima al di fuori del flusso del tempo fisico consentendole di osservare le esistenze passate come si potrebbe osservare una serie di valli e di colline stando sulla cima di un’alta montagna.

Questa tecnica consente di vedere meglio le esistenze recenti e, sempre meno bene, quelle più antiche. Esattamente come potreste vedere meglio le valli vicine di quelle lontane se foste sopra una montagna. Ciò che la vostra anima può vedere del passato è relativo alla vita dell’anima, ma ha un parallelo nella vita fisica e, in questo modo, anche informazioni del mondo materiale possono essere ritrovate e poi travasate nella nostra mente attuale.

INGANNI

Occorre sempre stare attenti a chi ci promette questo tipo di regressione. Quando da una seduta viene fuori che in passato voi siete state la regina Nefertari, sposa del grande faraone Ramesse II, potete farvi una bella risata e far finta di aver scherzato. Avrete buttato i vostri soldi anche se magari vi sarete divertiti. Risalire così indietro nel tempo (oltre 3000 anni fa), con qualsiasi tecnica, è quasi impossibile se non nel corso di numerose sedute e sempre con molti limiti.

Sfortunatamente il mondo delle regressioni è pieno di inganni. Pochi anni fa, per esempio, ebbi modo di conoscere una donna che era ossessionata dal pensiero di essere la reincarnazione di Nefertiti, cosa che le era stata detta da un sedicente sciamano. Quella donna aveva molti problemi, anche psicologici, e secondo lo sciamano erano provocati dallo spirito di Nefertiti che usava il suo corpo per giungere a ottenere qualcosa che le serviva.

Naturalmente si trattava di una fesseria come è evidente pensandoci un attimo. Lo “spirito di Nefertiti”, dopo la morte di Nefertiti, smette di esistere. Se dopo Nefertiti quello spirito si incarna in Paperina, Paperoga, Gambadilegno, MacchiaNera e infine nel commissario Maigret, a ogni nuova esistenza esso vive una diversa situazione e modifica il suo karma. Lo spirito di Nefertiti non è lo spirito di Nefertiti, ma è uno spirito qualsiasi al quale è semplicemente accaduto di incarnarsi per qualche anno nel corpo di Nefertiti. Dopo di che si incarna in Paperina e smette di essere lo spirito di Nefertiti per diventare lo spirito di Paperina.

Al termine della vita di Paperina quello spirito ha un vissuto completamente diverso. Non è rimasto fermo al tempo di Nefertiti. Nulla può fare in modo che uno spirito passato a una successiva incarnazione sia ancora legato alle esigenze dell’incarnazione precedente. Nefertiti (anche se è un personaggio che affascina) è solo in contenitore e perde completamente la sua identità con la morte. Proprio come una molecola del mio corpo perde completamente la sua appartenenza al mio corpo non appena esso si disfa dopo la morte.

Se siete interessati a questi temi o a capire qualcosa in più del vostro passato, potete entrare in contatto con me usando usando i riferimenti che trovate nella pagina dei contatti.