L’ossidazione del ferro nella vivianite costituisce un processo completamente interno che non richiede alcun apporto di ossigeno o acqua dall’esterno. Infatti la struttura cristallina di questo minerale (come di altri, per esempio il gesso) incorpora di per sé una certa quantità di acqua nella sua struttura. La luce visibile, andando a colpire le molecole di acqua, in alcuni casi, ne espelle un protone (ossia uno ione idrogeno). In questo modo la molecola di acqua (H2O) perde un idrogeno e si trasforma in un ossidrile (OH-). In parallelo un elettrone del ferro viene perso per bilanciare la carica elettrica in un riarrangiamento complessivo e un ferro bivalente (Fe++) si ossida a trivalente (Fe+++). Questo processo può essere ripetuto due volte per ogni molecola di fosfato portando alla fine a una molecola con formula:
Fe2+ Fe3+2 (PO4)2 (OH)2·6H2O
Il processo è dunque innescato dalla luce visibile e si verifica in modo assai rapido con il colore che nel giro di pochi minuti può cambiare drasticamente. Alla fine, la vivianite si trasforma completamente in un minerale differente il cui nome è metavivianite
Dunque, ciò che acquistiamo nei negozi è in realtà una miscela di vivianite e metavivianite in cui la vivianite tende costantemente a ridursi fino a scomparire del tutto. Spesso il materiale è già molto ampiamente trasformato. Anche la polvere della vivianite macinata tende a scurirsi e, sin dal tempo dei Romani, essa, nella sua forma scura di colore blu-verde, era usata come pigmento. Tuttavia nella pittura a olio l’uso della vivianite è rimasto piuttosto limitato.
Si tratta di una pietra che attenua il peso degli stati emozionali inconsapevoli. Quando i timori o le ansie (ma anche le inibizioni o altro) sono compressi e restano sepolti dentro di noi, quando faticano a venire a galla in quanto noi tentiamo di dimenticarli, ma pur sempre esistono, la vivianite ci aiuta a dissolverli agendo nella parte meno consapevole della nostra mente.
Secondo alcuni autori essa renderebbe anche la vita più intensa ed eccitante, ma personalmente non lo credo. È vero, piuttosto, che i pesi che portiamo nell’anima hanno spesso l’effetto di abbatterci, deprimerci e, spesso senza che neppure capiamo perché, ridurre la nostra voglia di vivere. Da questo punto di vista la vivianite, aiutandoci a rimuovere quei pesi, ci restituisce una maggiore disponibilità al sorriso e alla vita. Si tratta comunque di un ripristinare ciò che già saremmo stati per nostra natura, non di un trasformare chi di natura tende a essere introverso e cupo in uno spiritello gioioso.
La vivianite può consentire di recuperare (oppure di spezzare) situazioni affettive compromesse, restituendoci la freschezza, la grinta e l’ottimismo necessari per risvegliarle oppure per chiuderle.
Anche la creatività in alcuni casi può trarre beneficio da questo minerale. Soprattutto quando essa è compressa da paure o inibizioni.
La vivianite aiuta nel vivere serenamente la vita familiare e nel trasmettere leggerezza e fiducia a coloro che dipendono da noi, come i figli, i genitori anziani o i nostri partner quando hanno bisogno di supporto. Favorisce un atteggiamento più sereno e meno protettivo nei confronti dei figli facilitando il processo di distacco da essi al momento in cui hanno raggiunto la loro autonomia. Da questo punto di vista si tratta di un cristallo particolarmente adatto per quei genitori che tendono a essere apprensivi e che hanno difficoltà nel lasciare spazio all’autonomia dei figli.
La vivianite ha un effetto positivo sulle forme di debolezza immunitaria da stress e sulla tensione muscolare notturna.
Giacché questo minerale è soggetto a un processo di ossidazione spontaneo e alla trasformazione in metavivianite, praticamente tutti i campioni che ci troveremo ad acquistare conterranno non della semplice vivianite, ma una miscela variabile dei due minerali. Spesso con prevalenza della forma ossidata. Anche gli effetti saranno dunque variabili. Quelli che descrivo in questa pagina si riferiscono alla metavivianite che, di fatto, è la forma più comune. Coloro che si trovassero a utilizzare campioni ancora abbastanza chiari e trasparenti, avranno degli effetti maggiormente orientati alla discontinuità, con una certa propensione a rimuovere i problemi lasciandosi completamente alle spalle le situazioni e le persone da cui essi nascono e spezzando i rapporti particolarmente problematici. Naturalmente questa è una tendenza che si sovrappone a ciò che noi siamo. Non aspettatevi di trasformarvi di colpo da timide e passive pecorelle in personaggi da film drammatico.
La vivianite è una pietra di grande efficacia, ma il suo uso ottimale richiede notevole consapevolezza, continuità e concentrazione. È opportuno applicare rituali appropriati e accompagnare l’uso di questo cristallo con una fase serale di esercizio mentale, subito prima di addormentarsi.
Evitare assolutamente qualsiasi rituale che possa nuocere alla pietra per la sua delicatezza. Per esempio il rituale dell’Acqua Fredda, a prescindere dalla compatibilità, va evitato per non danneggiare la pietra.
Fra i rituali appropriati vi è quello dell’Incenso.
In generale è anche appropriato praticare la sera, al momento di addormentarsi, alcuni minuti di concentrazione dedicata a tutto quello che potrebbe andare bene nei giorni successivi. Si tratta di tenere fissa la mente sulle situazioni specifiche e di immaginare, nei dettagli, che tutto quello che potrebbe andare bene, ci vada. Concentrandosi sulle conseguenze positive, sulle emozioni, sui rapporti con gli altri, ecc.. Lo scopo non è far andare tutto bene (anche se alcuni che fanno affidamento sulla cosiddetta Legge di Attrazione potrebbero sperare di riuscirci). Lo scopo è invece alleviare il peso che grava sull’anima di chi, magari inconsapevolmente, porta nel cuore degli scenari negativi. Alleviando il vostro peso interiore, avrete anche maggior forza e determinazione, sarete più pronti a sorridere e farete crescere le probabilità che realmente qualcosa che vi spaventa finisca per andare molto bene. Questo tipo di pratica, se correttamente eseguita quando si è già nel letto, si esaurisce da sola con l’addormentamento. Va ripetuta ogni sera.
La vivianite è delicatissima sia dal punto di vista meccanico che chimico. Tende a sciogliersi in acidi e la sua durezza è fra le più basse in assoluto. Per di più ha una sfaldatura facile e potrebbe danneggiarsi persino con il semplice pensiero quando esso è troppo appuntito!!!
Va sempre tenuta in un sacchetto morbido e spesso e, magari, anche chiuso in una scatolina. Il contatto con chiavi, monete e altri oggetti duri è da evitare assolutamente.
Quando fosse necessaria una pulizia occorre usare un pennellino morbido e, eventualmente, un getto di acqua tiepida. QUando fosse necessario un detergente, bisogna avere cura di applicarlo con il pennellino per poi risciaquare accuratamente e asciugare tamponando presto e con cura. Evitare gli sbalzi di temperatura, le fonti di calore e le sostanze chimiche per uso casalingo. Non lasciare al Sole.
Non di rado la vivianite viene venduta in scagliette o pezzetti di cristallo appiattiti. Si tratta di frammenti che possono avere un loro fascino, ma sfortunatamente sono estremamente fragili e tendono a distruggersi prestissimo. Evitate di acquistare questo materiale a meno che non siate intenzionati a lasciarlo riposare in pace senza portarlo con voi. Acquistate, piuttosto, materiale burattato.
La vivianite sintetica può essere prodotta assai facilmente, ma non sembra che abbia senso immetterla sul mercato, almeno allo stato attuale. Non vi sono evidenze di pietre che subiscano trattamenti per scopi estetici, tuttavia è possibile che in alcuni casi possano essere applicati trattamenti con resine per consolidarla e renderla più resistente.