Questo minerale ha vissuto un breve periodo di grande popolarità a cavallo fra i due millenni, ma successivamente ha perso posizioni in favore di successive novità, in un mercato che, come tutti i mercati, insegue costantemente la novità e la moda piuttosto che l’utile e l’efficace.
Molto probabilmente ha influito anche la scarsa quantità di minerale disponibile e il fatto che, data la bellezza del colore, tutto quello di miglior qualità viene usato come semiprezioso.
Dal punto di vista di un appassionato di cristalloterapia, la sugilite è un materiale al quale occorre stare attenti. Certamente può essere utile in alcune circostanze, ma non è facile essere certi che ciò che stiamo comprando corrisponda a ciò che ci viene raccontato. In particolare la frequente presenza del calcedonio altera le proprietà finali del nostro cristallo.
Per ridurre la possibilità di acquistare cristalli manipolati o ingannevoli conviene sempre attenersi alle seguenti regole:
- evitare cristalli con macchie o zone nere;
- evitare cristalli traslucidi preferendo quelli opachi;
- evitare cristalli con colore tendente al rossiccio o che diano la sensazione di essere stati tinti.
Queste tre regole non vi daranno garanzie assolute, ma vi aiuteranno a evitare almeno una parte degli inganni.
La sugilite è un minerale orientato alla coerenza, alla costanza e a un atteggiamento rigoroso nel tener presenti i principi che guidano la nostra esistenza.
Si può forse dire in modo più chiaro la stessa cosa, rovesciando il concetto e affermando che essa si oppone ai compromessi, ai cambiamenti di bandiera, alle soluzioni di convenienza e al piegarsi per stanchezza o per lassismo.
Aiuta ad affrontare le difficoltà e le sfide con energia e senza piegarsi.
Aiuta ad accettare e sostenere anche gli aspetti meno piacevoli dell’esistenza.
Questo modo inflessibile di affrontare l’esistenza potrebbe essere causa di carichi psicologici, ma la sugilite aiuta anche in questo, nel fornire la convinzione e consolidare le certezze che ci consentono di limitare le tensioni, le preoccupazioni, le ansie e le angosce.
Favorisce il consolidamento del sé combattendo le forme di dissociazione, di bipolarismo e di dispersione dell’attenzione.
Avendo una forte azione orientata all’etica, la sugilite tende a farci cercare, individuare e preferire quegli atteggiamenti e quelle soluzioni che ci appaiono eque e accettabili per tutti.
Dal punto di vista fisico, rilassa la mente fornendole solide certezze cui appigliarsi e ponendo fine ai conflitti interiori.
Può essere utile nei casi di epilessia e in alcuni disturbi motori di origine nervosa.
La sugilite agisce abbastanza rapidamente. Essa mostra il massimo dei suoi effetti nell’arco di 7-10 giorni dal momento in cui si inizia a usarla. Altrettanto rapido è lo svanire dei suoi effetti quando la si lascia.
È utile tenerla vicina anche durante la notte.
La sugilite è in forte opposizione al rituale della Luce Lunare per via della sua affinità all’elemento Fuoco e al pianeta Marte.
È invece in sintonia con il Rituale della Luce Solare, a quello delle Candele e a quello del Sale.
La sugilite è un materiale abbastanza resistente e non presenta difficoltà nella pulizia.
Pulire con acqua e sapone oppure alcol etilico.
Attualmente la sugilite manganesifera viene venduta sia come gemma, sia come pietra con valenza esoterica. Ad ambedue i prodotti vengono attribuiti numerosi nomi commerciali fra cui: lavulite, royal lavulite, luvulite, royal azel e altro). La confusione non riguarda soltanto il nome, ma anche il materiale in sé. Infatti i campioni provenienti dal sudafrica sono costituiti da aggregati microcristallini che contengono sia vera sugilite, ma anche altri minerali compresenti e in particolare vi è spesso un’importante presenza di calcedonio. Quest’ultimo può addirittura essere prevalente soprattutto nei campioni di migliore qualità.
Nel complesso i materiali venduti come sugilite costituiscono di fatto un insieme eterogeneo con proprietà sia gemmologiche che esoteriche variabili. In pratica si tratta non del minerale puro, ma di una roccia con quantità variabili e sconosciute di vera sugilite e altri materiali. Un aspetto meno opaco e più omogeneo è facilmente indice di una maggior presenza di calcedonio, proprio come capita nella crisocolla, dove i campioni con molto calcedonio hanno apparenza traslucida e vengono chiamati “silica gel”, anche nel mondo della sugilite esiste un materiale dall’aspetto traslucido che viene chiamato sugilite gel e contiene prevalentemente calcedonio.
Gli studi e le verifiche sulla sugilite sono ancora molto scarsi. Non ci sono in giro molte notizie sui possibili trattamenti migliorativi, ma certamente esistono sul mercato numerosi campioni tinti artificialmente. Due di questi campioni sono stati verificati da me personalmente ed, essendo stati sottoposti a bagno prolungato in acqua e alcol, hanno rilasciato il colorante confermando la presenza di colorazione artificiale. Inoltre è noto che il colore viene intensificato e scurito mediante riscaldamento.
Un’altra sorgente di variabilità è la presenza, nei campioni meno belli, di pezzi di matrice, spesso sottoforma di macchie brune o nerastre.
La sugilite è stata scoperta nel 1944 dal giapponese Ken-ichi Sugi in Giappone. Il materiale rinvenuto si presentava di colore giallo-brunastro e consistenza granulare. Completamente differente, quindi, dalla sugilite attualmente commercializzata.
Successivamente lo stesso minerale è stato trovato in altre zone del mondo, ma sempre in piccoli giacimenti e, fra essi, il principale presentava una varietà contenente manganese il cui colore poteva variare dal rosa al rosso-violaceo al viola. Questa varietà, pur presente in piccole quantità, è sufficiente per uno sfruttamento commerciale e il suo colore attraente ne ha giustificato l’ingresso nel mercato delle gemme.
Allo stesso tempo il materiale di qualità inferiore, non utilizzabile come gemma, ma comunque ormai disponibile come sottoprodotto, è entrato nel mercato per gli appassionati di cristalli.