Vengono definite quarzo rosa, in italiano, due distinte varietà di quarzo con colore simile, ma caratteristiche differenti.
La prima varietà è massiva (non presenta cristalli ben formati), con colore stabile, prevalentemente lattiginosa e poco trasparente.
La seconda varietà si presenta in cristalli ben formati, è usualmente trasparente, con colore soggetto a schiarirsi e svanire.
Nella prima varietà il colore è legato alla presenza di sottilissime fibre minerali di un materiale costituito di mattoncini di dumortierite. Nel secondo caso la colorazione rosa che, in alcuni casi può ricordare quella di certe ametiste, è dovuta alla presenza di centri di colore.
In inglese i due diversi materiali vengono indicati con nomi differenti: rose quartz per il primo, pink quartz per il secondo. In italiano invece questa distinzione linguistica si perde.
CENTRO SU DI SÉ
Il quarzo rosa massivo gode fama pressoché universale di essere una pietra orientata all’amore. Quest’affermazione, condita in tutte le salse la si può trovare più o meno ovunque … dato che nel web tutti copiano da tutti. Poiché questo sito fa eccezione e si sforza di scrivere con attenzione e senza copiare, fornirò qualche spiegazione in più del solito su questa varietà di quarzo così amata e così poco compresa.
Il quarzo rosa, come tutti i quarzi, è una pietra fortemente incentrata sul sé e sull’espressione di ciò che noi interiormente abbiamo e non riesce a manifestarsi esteriormente.
Rispetto agli altri quarzi, la sua spinta a esprimere la nostra natura interiore agisce soprattutto sulla capacità di immedesimazione emotiva, di empatia e comprensione dell’altro ossia su quelle che sono le basi per un rapporto umano, sia che si tratti di rapporti di amore che di semplice amicizia.
Come per qualsiasi quarzo, occorre ricordare che questa spinta non è orientata a produrre un vero cambiamento di personalità, ma piuttosto a far emergere quelle componenti interiori che già ci sono, ma l’educazione, l’ambiente, le regole sociali, ecc. non ci hanno portato a manifestare. Di conseguenza, chi non ha già in sé una innata propensione a entrare in relazione empatica con l’altro, non la svilupperà, mentre chi potenzialmente già la possiede, ma per le vicende della vita la ha dovuta mettere da parte oppure comprimere, verrà spinto a tirar fuori quella parte di sé dando a essa lo spazio di cui ha bisogno.
RIDUZIONE DEI CONFLITTI INTERIORI
Poiché le parti della nostra personalità che vengono frustrate, compresse e spente possono portare a stati di disagio o conflitti interiori, tutti i quarzi (aiutandoci a esprimere pienamente la nostra personalità), tendono a disinnescare i conflitti e le tensioni interiori portando un maggiore equilibrio e una maggiore pace.
FLESSIBILITÀ, OTTIMISMO
Sempre come effetto secondario del maggior spazio liberato per il nostro mondo relazionale e affettivo, il quarzo rosa può produrre una sensazione di benessere e positività, un modo di sentire in cui ogni cosa appare più armonica e al suo posto. Il senso di maggior vicinanza agli altri, inoltre, può portare a una sensazione di ottimismo e fiducia nel futuro, dato che il nostro contesto vitale, arricchito da nuove prospettive relazionali, ci sembrerà pronto per qualsiasi evento o sfida.
L’AZIONE E IL PENSIERO
Il quarzo rosa spinge a far prevalere l’azione rispetto al pensiero, favorisce una visione a breve termine rispetto alle prospettive lontane e il punto di vista comune rispetto a possibili idee insolite o eccentriche.
GLI EFFETTI DEL CENTRO SU DI SÉ
Occorre sottolineare che tutte le proprietà del quarzo rosa non si innestano su un punto di vista genericamente buonista, ma piuttosto sulla spinta a dare più spazio a se stessi. Tutti i quarzi promuovono un atteggiamento centrato su se stessi e sulle proprie esigenze e prospettive.
Ciò significa che anche certe espressioni esteriori come l’altruismo, il perdono, la compassione o la comprensione costituiscono in realtà la soddisfazione di una propria esigenza e del proprio modo di essere. Di conseguenza essi sono accompagnati da tendenza a occupare il centro della scena, da scarsa disponibilità a farsi da parte e a rispettare la libertà altrui in quei casi in cui essa non rientra nella nostra capacità di comprenderla.
Questo tipo di comportamento, sia pure in modo molto più sfumato, potrebbe assomigliare a quello di certi missionari che, pur se in nome del bene altrui, sono però portati a imporre all’altro la propria fede e il proprio Dio.
EFFETTI SUL FISICO
Per quanto riguarda gli effetti sul fisico, il quarzo rosa massivo ha un’azione benefica sul sistema cardiocircolatorio e quello linfatico. Favorisce il trasporto di ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti e aiuta in quei casi in cui la circolazione periferica sia difficoltosa.
Favorisce anche una sessualità più positiva e serena. Migliora la fertilità.
Il quarzo rosa va portato con sé per lunghi periodi (che vanno da qualche mese a diversi anni) e la sua azione si manifesta con un cambiamento graduale che ha inizio 10-15 giorni dopo aver iniziato a usarlo.
Il tipo di effetto d’altronde non ha senso se applicato sul breve periodo. Se in noi ci sono delle parti inespresse o compresse, magari da decenni, e bisognose di trovare spazio e sfogo, non sarà certo con poche settimane di azione che potremo ripristinare l’equilibrio e trovare un nuovo modo di essere.
La sua efficacia è sensibilmente maggiore se gli dedichiamo la nostra attenzione in modo pienamente consapevole mediante un rituale di tipo meditativo.
Non c’è bisogno di tenere il quarzo rosa in una precisa posizione ed è sufficiente averlo con sé, anche poggiato su un tavolo, purché entro una distanza di 1-2 metri.
La cura rituale del quarzo rosa, come per ogni altro quarzo, è particolarmente importante per ottenere il massimo dal nostro cristallo. È consigliabile usare un tipo di ritualità che si fondi sul contatto visivo e sulla meditazione. L’ideale è concentrarsi sul cristallo e sul suo colore, cercando di immergersi psicologicamente in esso e di svuotare la mente. Occorre concentrarsi sulla piacevolezza del colore, sulla sua morbidezza e dolcezza. Questo tipo di attività va svolto con regolarità, una volta alla settimana o una volta ogni due settimane, per 5-10 minuti. Nulla impedisce di scegliere anche una frequenza maggiore, per esempio una volta al giorno, ma una volta scelta una certa frequenza occorre considerarla come un impegno e mantenerla rigorosamente. È senz’altro meglio decidere di dedicarsi al rituale solo una volta ogni 15 giorni e farlo senza eccezioni che scegliere di praticarlo una volta al giorno e poi saltare la metà dei giorni.
Anche il Rituale delle Candele è molto appropriato, così come quello della Luce Solare che, però, va usato facendo attenzione a evitare riscaldamenti eccessivi e sbalzi di temperatura.
A tutti gli effetti si tratta di un quarzo e in quanto tale dotato di una durezza prossima a 7 che ne fa una pietra abbastanza resistente ai graffi. Anche dal punto di vista chimico il quarzo rosa è resistente a quasi tutti gli agenti presenti negli ambienti domestici e lavorativi. La principale eccezione è costituita da certi smacchiatori per macchie di ruggine e di ferro da stiro che contengono acido fluoridrico. L’acido fluoridrico scioglie il quarzo e, anche in quantità molto limitate, lo opacizza superficialmente.
Per la pulizia ci si può servire di un detergente neutro e incolore qualsiasi, con acqua tiepida, avendo cura di risciacquare e asciugare rapidamente.
Il colore del quarzo rosa massivo, diversamente da quello del quarzo rosato, non è soggetto a sbiadire con l’esposizione al Sole.
Perline di quarzo rosa sono state rinvenute in Mesopotamia e sono datate a ca. 7000 anni prima di Cristo. Si tratta quindi di materiali di origine minerale fra i più antichi usati dall’umanità in assoluto.
Gioielli in quarzo rosa di epoca molto più tarda (800-600 anni prima di Cristo) venivano poi usati dagli Assiri e successivamente dai Romani.
Come tutte le gemme, il quarzo rosa era considerato nell’antichità portatore di notevoli poteri magici. Nell’antica Roma il quarzo rosa era associato al concetto di proprietà (e quindi non aveva collegamenti con il mondo dell’amore o delle relazioni umane.
Gli Egizi ritenevano che questa pietra potesse aiutare a limitare l’invecchiamento e il manifestarsi dei suoi segni esteriori.
Alcuni autori sostengono che il quarzo rosa sia stato considerato a partire dal medioevo come la pietra dell’amore. In realtà è piuttosto difficile che sia così. Infatti la tradizione degli antichi Romani portava a considerare come pietra dell’amore e della fedeltà piuttosto lo smeraldo che il quarzo rosa (il quale era invece legato al concetto di possesso).
Ildegarda non lo nomina affatto e neppure lo fa Marbodo di Rennes e questo apparirebbe assai strano se realmente questa pietra fosse stata legata a un fenomeno importante come l’amore.
Anche le informazioni che si trovano su fonti come Wikipedia appaiono poco credibili e attribuiscono al quarzo rosa proprietà che nelle epoche precedenti non avevano senso. Quando per esempio si legge che a questo minerale si attribuiva la proprietà di bilanciare le emozioni, è evidente che si tratta di un falso in quanto il concetto di “bilanciamento delle emozioni” corrisponde a un punto di vista moderno e nessuno lo avrebbe usato nei secoli passati.
Il costo del quarzo rosa non è elevato. Il valore cresce un poco quando si tratta di materiale prossimo a essere trasparente, con colore intenso e adatto per essere sfaccettato.
Il basso costo e la grande disponibilità del quarzo rosa massivo rende poco conveniente sviluppare trattamenti migliorativi o imitazioni. Il quarzo rosa di qualità superiore, sfaccettato, può facilmente essere imitato con il vetro, ma non si tratta di una pratica molto diffusa.
Nonostante il basso prezzo, comunque, il quarzo rosa è frequentemente trattato per irraggiamento allo scopo di intensificarne il colore. I campioni in cui il colore presenta una certa tendenza al rosa aranciato, anche con zone o venature che vanno verso l’arancio in modo più pronunciato, sono quasi certamente stati irraggiati.
Anche il quarzo rosa cristallino può essere stato sottoposto a trattamenti migliorativi.
Questa varietà è piuttosto rara ed è a tutti gli effetti un materiale differente da quello massivo. Naturalmente ambedue sono, per la gran parte, semplicemente quarzo, ma nella forma cristallina il colore è causato da impurità differenti rispetto alla forma massiva.
Oggi il quarzo rosa solo eccezionalmente compare in pezzi di gioielleria di un certo livello. La sua fama continua a essere contraddittoria. In generale i campioni di quarzo rosa massivo sono poco adatti a essere sfaccettati in quanto non abbastanza trasparenti e dotati di qualità ottiche non ottimali. Essi vengono quindi utilizzati per cabochon e perline di vario tipo, ove possibile evidenziandone l’asterismo. Ma si tratta di un materiale estremamente comune e il suo valore è quindi molto basso. Questo trattiene molti gioiellieri dal servirsene. Inoltre la facilità con cui può essere imitato con il vetro spinge a usare quest’ultimo al posto del vero quarzo.
Il quarzo rosa cristallino ha invece un livello di trasparenza sufficiente a sfaccettarlo, ma anche in questo caso ci sono diversi motivi per non utilizzarlo: il colore tende a sbiadire, le caratteristiche ottiche sono mediocri, il valore commerciale è comunque basso, il colore è spesso troppo pallido, …
Resta, in definitiva, la contraddizione fra il grande fascino dei campioni grezzi e lo scarso utilizzo in gioielleria.
Nonostante il basso valore commerciale non sono troppo rare le imitazioni in vetro per le gemme tagliate e nelle perline. Viene poi a volte applicato l’irraggiamento al fine di rendere il colore più intenso e scuro.
La natura del quarzo rosa e le ragioni del suo colore sono state comprese solo in tempi recenti.
Oggi è noto che esistono in realtà due diversi quarzi rosa. Uno si presenta in cristalli ben formati e il suo colore tende a svanire con la luce. Il suo colore sembra dovuto alla presenza di centri di colore. Il secondo tipo di quarzo rosa si presenta in forma massiva e priva di cristalli ben formati. Esso ha colore stabile e un livello di trasparenza assai ridotto. Il suo colore è dovuto alla presenza di una struttura di aghetti microscristallini costituiti da mattoncini di dumortierite legati fra loro.
Il quarzo rosa trova il suo miglior impiego per quelle persone che hanno bisogno di liberare il proprio sé o guarirlo da eventi traumatici, in particolare quando la parte che è stata colpita è quella legata al mondo delle relazioni umane.
Poco adatto invece per coloro la cui personalità è molto strutturata e forte, con una tendenza a imporsi sopra quelle altrui.