INTRO
La calcite è un minerale tipico di origine sedimentaria, anche se occasionalmente può avere altra origine.
È estremamente comune e, fra l’altro, compare nei calcari e nelle dolomie.
Lo scheletro dei coralli (e quindi la massa dei banchi corallini) è composto prevalentemente da calcite.
Questo minerale si presenta spesso in forma di cristalli ben formati o anche in aggregati granulari, sferoidali, colonnari, ecc..
Il colore è generalmente tenue e piuttosto variabile, potendo andare dal bianco al giallo o aranciato, al rosa, al bruno e anche all’azzurro o al verdino.
La sua solubilità in acido cloridrico, con formazione di una certa effervescenza consente un facile riconoscimento rispetto a molti altri minerali.
Alcune tra le rocce costituite prevalentemente da questo minerale sono tra le più richieste e famose dal punto di vista edile e architettonico. Fra le altre è necessario ricordare almeno il marmo e il travertino.
La calcite potrebbe essere definita “pietra del manager” ossia di colui che non si ferma troppo a considerare il problema, ma si concentra pragmaticamente sulla soluzione e sul modo di passare oltre.
PRAGMATISMO E AZIONE
Favorisce un atteggiamento deciso e costante per quanto riguarda la volontà, ma flessibile e molto pragmatico rispetto ai problemi. Stimola la voglia di agire superando l’inerzia e l’indecisione. Aiuta a trasformare i propositi in azioni.
Aumenta l’efficienza e la costanza, aiutando così ad avere maggior successo soprattutto nella vita materiale.
CONCENTRAZIONE, DRITTO ALL’ESSENZIALE E UNA COSA PER VOLTA
Riduce la tendenza a crearsi un quadro ampio dei problemi, privilegiando piuttosto una visione concreta e rapida, limitata all’essenziale. Per questo motivo si adatta a chi vuole ottenere risultati rapidamente, ma non a coloro che desiderano perseguire con pazienza la saggezza e l’equilibrio.
Riduce la capacità di entrare in connessione con il Tutto, aiutando invece a rafforzare la stabilità individuale in quanto entità singola e autonoma, a prescindere dal contesto e dalle forze universali.
VARIETÀ E COLORI
I diversi colori sono pressoché ininfluenti e non vale la pena di differenziarli, anche se le calciti il cui colore va verso giallo, arancio, rosa e rosso presentano una più marcata tendenza a spingere verso il superamento degli ostacoli basato sulla forza, mentre le calciti il cui colore va verso verde e azzurro, mostrano una lieve maggior spinta ad agire sfruttando la flessibilità e la capacità di aggirare gli ostacoli.
EFFETTI FISICI
Dal punto di vista fisico, tutte le calciti stimolano il metabolismo e forniscono una maggiore spinta vitale. Da questo punto di vista sono sconsigliabili per tutti coloro che sono ipereccitabili o iperattivi, soprattutto giovani e bambini, mentre sono maggiormente adatte per gli adulti pessimisti, indecisi, svogliati o troppo rinunciatari.
Potenzia il sistema immunitario.
Allevia le aritmie e rafforza il cuore.
Questo minerale è molto adatto per l’impiego individuale. È relativamente rapido nell’agire e se ne avvertono gli effetti dopo circa una settimana. Se viene usato correttamente, il massimo dell’efficacia si ottiene in circa due settimane, dopo di che gli effetti si stabilizzano.
È adatto, in qualche caso, anche per essere usato in sedute di cristalloterapia, ma in genere in quel contesto è più utile usare altre pietre.
Come tutti i minerali, la calcite richiede che la nostra attenzione e la nostra volontà siano molto concentrate sul fine da raggiungere e sulla presenza stessa della pietra, ma può essere usata utilmente anche da persone non dotate di particolare consapevolezza e controllo.
Se si desidera applicare un rituale semplice, allora quello della Purificazione è fra i migliori. Ma la miglior forma di ritualità per la calcite è la pratica di una pausa di riflessione orientata ad analizzare noi stessi e i fattori che ci trattengono dalle azioni che dovremmo compiere. Venti minuti di riflessione seria, in solitudine, con concentrazione e senza distrazioni una o due volte la settimana, sono sufficienti per ottenere buoni risultati. Durante la nostra riflessione dovremo tenere il cristallo in mano oppure su un tavolo, di fronte a noi, a breve distanza. Nulla impedisce, se ne abbiamo la volontà e la possibilità, di dedicare un tempo maggiore.
In alternativa (o in aggiunta) alla riflessione è possibile praticare meditazioni più semplici, come un breve esame interiore di ciò che vorremmo ottenere nel prossimo futuro e degli ostacoli da superare, accompagnato dall’accensione di 3 candele bianche accanto al nostro cristallo.
È opportuno evitare, a prescindere dalla compatibilità esoterica, qualsiasi rituale in cui il minerale venga esposto alla presenza di sostanze acide, inclusi cosmetici, detergenti, piogge con una componente acida, fertilizzanti, ecc..
La calcite è incompatibile con il Rituale della Luce Solare.
Questo minerale è delicato sia meccanicamente che chimicamente. Se si utilizzano pezzi grezzi, i danni si noteranno di meno, ma se acquistate una calcite levigata avrete qualche problema a mantenerla lucida. Quando dovete pulire il vostro campione, abbiate cura di iniziare togliendo la polvere con un pennello morbido oppure con un getto di acqua corrente. Dopo la rimozione della polvere, si può passare a un lavaggio con acqua e un sapone neutro o lievemente alcalino (pH maggiore di 7). Meglio ancora il lavaggio con alcol etilico.
Dopo il lavaggio, risciacquate accuratamente e asciugate bene. Evitate di usare prodotti chimici casalinghi (detersivi, profumi, lacche, coloranti, antiruggine, ecc.) in prossimità della calcite. Evitate di sottoporre a getti di vapore, calore eccessivo o rapidi cambiamenti di temperatura.
La calcite è uno dei minerali più disponibili e usati. Il suo costo è basso a meno che non si tratti di campioni dotati di un certo pregio estetico o piacevolmente colorati.
Le calciti sono soggette a colorazione artificiale. I campioni più belli, soprattutto se tagliati per essere montati in pezzi di bigiotteria o gioielleria, sono spesso colorati artificialmente e anche stabilizzati mediante immersione in resine incolori per migliorarne sia l’aspetto estetico, sia la resistenza agli agenti chimici e meccanici. Se da una parte questi trattamenti abbelliscono la nostra pietra e la rendono più resistente, dall’altra ovviamente la trasformano in qualcosa di molto diverso da ciò che essa sarebbe naturalmente. È anche ovvio (credo) che una calcite bianca tinta di azzurro non ha gli stessi effetti di una calcite che sia naturalmente azzurra.
Se desiderate una pietra completamente naturale, cercate i campioni bianchi o quelli dal colore appena accennato. State anche attenti alla sensazione che la pietra dà al tatto: la calcite non è mai troppo liscia e la presenza di resine esterne dovrebbe essere ben riconoscibile.
La calcite ha due minerali polimorfi: aragonite e vaterite. Tutti i tre sono chimicamente identici (CaCO3), ma si differenziano per il modo in cui gli atomi si dispongono nello spazio (ossia per la loro struttura cristallina).
In condizioni normali di temperatura e pressione, sia la vaterite che l’aragonite tendono a trasformarsi spontaneamente in calcite. La vaterite non è sufficientemente diffusa da consentirne un utilizzo in cristalloterapia, mentre l’aragonite viene usata, ma essendo ancor più delicata della calcite con un aspetto non particolarmente vistoso, è forse meno amata di altri minerali.
Troviamo la calcite in una varietà di materiali che fanno parte della nostra vita quotidiana.
C’è facilmente calcite, anche in quantità preponderante, nell’alabastro, anche se può essere mescolata con altri materiali.
È presente nel travertino (che è composto quasi interamente di questo minerale); il marmo, a sua volta, è composto quasi esclusivamente di calcite, e anche le barriere coralline si basano sullo stesso minerale.
Anche i calcari presenti un po’ ovunque (compresi quelli delle zone carsiche) sono composti di calcite. La tendenza del calcare a sciogliersi gradualmente in acque acide (come quelle che contengono andride carbonica) provoca la dissoluzione della massa rocciosa e la formazione di grotte, doline, inghiottitoi e altri fenomeni carsici.
Al contrario, la calcite, in certe condizioni, può anche depositarsi e formare nuove rocce, come accade per esempio presso certi stabilimenti termali o, in modo più banale, negli scaldabagno, nelle tubazioni o nei ferri da stiro.