I calcedoni e le agate costituiscono una grande famiglia di materiali estremamente simili fra loro. La distinzione fra le diverse varietà si basa su ragioni storiche legate all’aspetto esteriore, mentre la differenza reale è quasi nulla. Nomi come onice, agata, calcedonio, corniola, sarda e moltissimi altri non hanno quasi nessun motivo di esistere se non legato a questioni strettamente commerciali.
La gran parte delle varietà che si possono trovare sul mercato sono completamente equivalenti dal punto di vista degli effetti cristalloterapici. A questo si aggiunge il fatto che dentro ogni singola varietà, in modo non verificabile, esiste una variabilità intrinseca così ampia da coprire le differenze fra varietà diverse.
Il calcedonio rosa presenta forti affinità con la corniola, dalla quale si distingue per il minor contenuto di ossidi di ferro. Come per tutti i calcedoni, la gran parte del materiale è formata di quarzo (a volte esso costituisce il 95% o anche più del campione). A esso possono aggiungersi moganite (fino al 20% e oltre), altri ossidi metallici in piccole quantità e acqua (anche nella forma legata al silicio a formare silanolo (Si-OH). Le quantità possono variare e, a meno di eseguire costose e difficili analisi, nemmeno i commercianti sono in grado di conoscerle.
In certi campioni possono anche essere presenti quantità di opale e diaspro (che, a sua volta, è costituito prevalentemente da quarzo).
Il calcedonio rosa porta l’attenzione su di sé, spinge a porre se stessi al centro, a far emergere e ad affermare le proprie capacità, attitudini e tendenze. In particolare spinge a tirar fuori la propria curiosità e l’attitudine a comunicare.
Si tratta di una comunicazione di tipo concettuale (non emotivo), orientata alle parole, ai simboli, agli schemi, ai sottintesi e anche ai significati criptici o nascosti. L’effetto riguarda sia la capacità di esprimere che di comprendere e interpretare, ha un forte risvolto nella comunicazione operativa, nel coordinamento di gruppo e nella propensione a entrare in contatto.
Viene stimolata la capacità di far valere il proprio punto di vista, si riduce la tendenza a tirarsi indietro e rinunciare. Viene invece aumentata l’attitudine a mettersi in gioco, mostrarsi e tenere il centro della scena.
Il calcedonio rosa spinge a cercare la compagnia e aumenta la curiosità per le vicende e i sentimenti umani.
Induce a puntare profondamente l’attenzione sul dettaglio piuttosto che allargarla al quadro generale. Favorisce l’azione rispetto alla riflessione e alla pianificazione a lungo termine.
Aiuta a esprimere pienamente la propria identità, senza fermarsi davanti ai dubbi e agli ostacoli e, anzi, superando quelli che sembrano essere i propri limiti. Favorisce la fiducia in sé e negli eventi.
Protegge e isola rispetto alla sfera non materiale.
Gli effetti sul fisico sono leggeri, ma numerosi e si traducono in una sensazione generale di maggior benessere. Il calcedonio rosa dà calore e potenzia la vitalità e la voglia di fare.
Facilita l’allattamento. Rafforza il sistema immunitario. Fortifica il sistema linfatico.
Gli effetti del calcedonio rosa sono lievi e si fanno percepibili in circa 20 giorni. Dato che si tratta di effetti che riguardano aspetti generali e di lungo termine della personalità, piuttosto che capacità da applicare in casi specifici, la pietra va portata per lunghi periodi. Ove si reputi necessario correggere certe nostre tendenze caratteriali, può essere utile portare il calcedonio anche per anni.
Dopo un periodo di uno o due anni, tuttavia, l’uso continuo con l’abitudine a comportarsi in un certo modo si impongono e la nostra personalità tende a modificarsi. Si tratta in definitiva di una forma di apprendimento: impariamo a comportarci in modo allineato con gli stimoli che vengono dal calcedonio. A quel punto gli effetti diventano pressoché permanenti ed è possibile interrompere l’utilizzo del cristallo.
Il calcedonio rosa ha una connotazione verso l’azione e la comunicazione. Il Rituale dell’Incenso e quello della Luce Solare sono fra i più appropriati.
Il calcedonio è uno dei materiali più resistenti sia chimicamente che meccanicamente. Il suo principale problema consiste nella tendenza ad assorbire sostanze estranee e quindi a macchiarsi quando tali sostanze siano colorate (è in questo modo che vengono prodotte le fette di agata di intensi colori verdi, blu, fuchsia, ecc.).
Lavate con acqua fresca e un detergente incolore. Risciacquate e asciugate.
Il calcedonio rosa è soggetto ad alterazione del colore mediante un processo di tintura o anche, soprattutto, mediante riscaldamento.
Il colore di questa pietra è dovuto alla presenza di ossidi di ferro.
La storia del calcedonio è antichissima e importante, tuttavia è molto difficile distinguere quella della varietà blu. Tutti i calcedoni erano largamente apprezzati in quanto molto adatti per intagliare cammei e sigilli, oltre che per altri usi. Per i sigilli, in particolare, veniva apprezzato il fatto che la ceralacca non vi rimanesse attaccata.
Varietà di calcedonio venivano utilizzate nella produzione di utensili già 32.000 anni fa in Australia.
Durante le epoche storiche si hanno numerose evidenze dell’uso del calcedonio a Creta, lungo le vie commerciali dell’Asia Centrale e altrove.
Secondo la tradizione, sebbene i termini biblici in molti casi non siano chiari, almeno tre varietà di calcedonio comparivano nel pettorale del Sommo Sacerdote ebraico.