I berilli sono in realtà un unico minerale il cui nome è, appunto, berillo. Si tratta di un allumosilicato di berillio che si presenta usualmente in bei cristalli di colore variabile.

I cristalli più puliti e perfetti, con un colore migliore e una minor quantità di inclusioni, sono spesso utilizzati come gemme.

Come moltissimi minerali (fluorite, calcite, spodumente, apatite, …) , i berilli si possono presentare con differenti colori dovuti ad anomalie del reticolo cristallino in presenza di certe impurità. Il possibile uso in gioielleria e il grande valore commerciale, hanno indotto a enfatizzare le diversità (anche perché fra le varietà può esserci na grande differenza di costo). In questo modo nel tempo si è stabilizzato un modo di vedere le cose per cui lo smeraldo, l’acquamarina, l’eliodoro, ecc.. vengono considerati come pietre diverse.

Le principali varietà disponibili per l’uso a scopo di cristalloterapia sono le seguenti:

• goshenite – il berillo puro, trasparente e incolore;
• acquamarina – colore azzurro o verde-azzurro dovuto a ferro;
• berillo verde – colore verde o giallo-verde, spesso piuttosto sporco dovuto a ferro e altre impurità;
• eliodoro – colore giallo per ossidi di uranio;
• morganite – colore rosato, a volte molto tenue, dovuto a manganese;
• smeraldo – colore verde dovuto alla presenza di cromo e/o vanadio, a volte anche con ferro;

Sfortunatamente gli operatori del mondo della cristalloterapia, a volte per ignoranza, altre volte per convenienza, non hanno mai ritenuto opportuno opporsi a questa falsa rappresentazione della realtà e hanno trattato le varietà come se fossero realmente pietre diverse. Si tratta però di un’impostazione davvero poco corretta.

La realtà è che, trattandosi di un unico minerale con qualche impurità, le proprietà non possono che essere in larga parte le stesse, con delle sfumature differenti.

Le proprietà delle diverse varietà vengono trattate in modo approfondito nelle pagine a esse specificamente dedicate. Qui viene presentato solo un breve riepilogo.

CARATTERISTICHE COMUNI

Tutti i berilli hanno in comune un nucleo di proprietà di base sulle quali poi si innestano le eventuali diverse varianti e sfumature.

Si tratta sempre di pietre orientata a una visione a lungo termine, paziente, perseverante, fiduciosa e positiva, anche con una componente di gioia di vivere ciò che verrà. Questo orientamento è sempre volto verso una impostazione dell’esistenza armoniosa e fluida.

Tutti i berilli, in altri termini, tendono a spingere verso la capacità di guardare al di là dell’immediato, stimolando la pazienza e una tenace perseveranza, condita dalla consapevolezza che occorre giungere ai risultati con gradualità e mantenendo sempre una gioiosa fiducia nel futuro.

In altri termini si tratta esattamente dell’impostazione opposta rispetto al guardare al qui e ora.

Rispetto al nucleo di caratteristiche di base, le diverse varietà presentano sfumature differenti e, in particolare …

GOSHENITE

Assomiglia all’acquamarina, ma la tendenza all’Ordine, alla lucidità di visione e a un certo obiettivo distacco si fanno più forti a mano a mano che il colore si attenua e ci si avvicina alla goshenite;

ACQUAMARINA
Ha un più forte orientamento al futuro e all’Ordine, stimola la preveggenza, la medianità, la trasparenza, la sincerità e la chiarezza di visione;

BERILLO VERDE
Spinge maggiormente verso la prudenza e la gradualità, con un’impostazione più morbida e paziente;

ELIODORO
Molto simile al berillo verde;

MORGANITE
Favorisce una visione ampia e sfaccettata, lucida e fondata sulla capacità di entrare anche nei punti di vista diversi dal proprio;

SMERALDO
Favorisce un punto di vista cooperativo e fondato sulla vicinanza umana (amore, fedeltà, collaborazione, amicizia, …).

Tutti i berilli vanno portati con sé per lunghi periodi. D’altronde il tipo di effetti desiderati lo richiederebbe già di per sé.

Il loro effetto inizia a manifestarsi entro un paio di settimane e raggiunge il suo massimo entro circa un mese. Quando se ne interrompe l’utilizzo dopo un periodo prolungato (almeno alcuni mesi), in alcuni casi si avverte un senso di instabilità che poi si attenua e sparisce in pochi giorni.

Dopo un periodo di un paio di anni di uso continuo e abitudine a comportarsi in un certo modo, la nostra personalità inizia a modificarsi stabilmente e si interiorizza il punto di vista che la pietra produce. Si tratta di una forma di apprendimento.

Non è necessario usare i berilli durate la notte, tranne l’acquamerina e la goshenite, nel caso che si desideri che gli effetti si estendano all’ambito dei sogni.

Le forme di ritualità sono importanti, ma vengono trattate nelle pagine dedicate alle singole varietà.

Vedi le pagine dedicate alle singole varietà.