ACHILLEA

Con il nome achillea o (achillea millefoglie) si indica comunemente una pianta il cui nome scientifico è Achillea millefolium.

Achillea millefolium è una pianta appartenente della famiglia delle Asteraceae, di tipo erbaceo, perenne e aromatica con rizoma ramificato e strisciante e fusto diritto con corimbi che portano diversi capolini di fiori profumati bianchi, rosati, rosso-araciato o rosa-pesca, fino a quasi giallo. Le foglie sono molto frastagliate, fino in profondità e danno l’impressione di essere costituite da innumerevoli foglioline separate (da cui il nome millefolium).

Achillea millefolium
image: Peter Friedman http://wildflowers.clockwork-orrery.com/2016/06/08/achillea-millefolium
generalità

Secondo Plinio il riferimento ad Achille è dovuto al fatto che l’eroe greco si servì di questa pianta per curare le ferite dei suoi compagni durante l’assedio di Troia sfruttandone le capacità cicatrizzanti.

L’Achillea comune è una pianta rustica che perde le foglie in inverno per poi riprendere il ciclo vegetativo in primavera. Si presenta leggermente vellutata.

È originaria dell’Europa e dell’Asia. Cresce spontanea in tutte le regioni d’Italia, in particolare nei prati, lungo i sentieri di campagna e montagna fino a circa 2200 metri di quota. È diffusa soprattutto nell’Italia settentrionale. Viene coltivata sin dal XVI secolo, epoca in cui le sue proprietà vennero descritte dal medico Castore Durante.

variabilità

Con la denominazione Achillea millefolium sono indicate numerose sottospecie di difficile classificazione perché ibridate fra loro numerose volte. Per chi si interessa di fitoterapia è indispensabile segnalare che il contenuto di sostanze attive nelle diverse sottospecie è fortemente variabile. Le sostanze attive cambiano anche con il periodo di raccolta, il tipo di terreno, l’esposizione e la zona geografica.

chemiotipi

In base al diverso contenuto in sostanze attive sono stati definiti numerosi chemiotipi ossia diversi tipi chimici (tipologie di piante diverse fra loro in relazione al contenuto di sostanze chimiche).

OE di timo con indicazione del chemiotipo
immagine: G. Penko
OE di legno di rosa con indicazione della tipologia chimica
immagine: G. Penko

Il colore dell’olio essenziale riflette i diversi chemiotipi e può variare da giallo paglierino, quasi incolore o verdognolo fino a un blu profondo. Il colore blu riflette la presenza di un gruppo di sostanze chiamate azuleni (fra cui il camazulene) che è presente in quantità significative soltanto in uno dei chemiotipi.

Ovviamente gli effetti cambiano, anche di molto, con il chemiotipo! Tutti gli oli essenziali di qualità, se ne esistono diversi, portano il chemiotipo chiaramente indicato. Scegliete esclusivamente prodotti in cui il chemiotipo sia indicato. Se non è indicato esplicitamente il chemiotipo, verificate che siano almeno indicati gli agenti chimici prevalenti.

Fra i chemiotipi (CT) da tener presenti vi sono:

  • CT proazuleni (detto anche CT azuleni o CT camazulene)
  • CT canfora
  • CT tujone
  • CT sabinene
  • CT 1,8-cineolo (detto anche CT cineolo)

Di questi vanno evitati il CT canfora e il CT tujone, mentre il CT proazuleni è quello con le maggiori capacità antinfiammatorie.

proprietà terapeutiche

Le proprietà terapeutiche cambiano con il chemiotipo, ma non esistono studi sufficientemente approfonditi in base ai quali si possano valutare le variazioni.

Nella tabella seguente sono riportate le proprietà tradizionalmente riconosciute o studiate scientificamente.

proprietàdescrizionepreparazione
astringente, cicatrizzante, emostaticocicatrizzazione, rigenerazione dei tessuti, riduce il sanguinamento e le emorragieestratto secco, tintura madre
analgesicodolori osteoarticolari, nevralgieolio essenz. inalato
antinfiammatorioreumatismi, nevriti, prostatitiolio essenz. inalato
antisetticocontro le infezioni urinarie parzialmente attivo anche contro Candida albicansolio essenz. inalato
colereticocontro le insufficienze epatobiliariolio essenz. inalato
ipotensivocontro l’ipertensioneolio essenz. inalato
antispasticoaiuta a rilassare la muscolatura liscia, in presenza di dolori mestruali, coliti o intestino irritabile, crampi addominaliolio essenz. inalato
antiparassitarioattivo contro leishmaniosi e Trypanosoma cruzi in vitroolio essenz. inalato e diffuso nell’ambiente
vulnerariocontro le ulcere varicoseestratto secco, olio essenz. molto diluito
insetticidacon una concentrazione di circa 300 parti per milione uccide le larve di zanzara (verificato su Aedes albopictus)olio essenz., meglio se dissolto in alcol, nelle acque in cui crescono le larve
modo d’uso

Con l’achillea possono ottenersi diverse preparazioni, fra le altre: estratto secco (ES), tintura madre (TM) e olio essenziale (OE). Data la natura delle sostanze attive la preparazione più utile è l’olio essenziale infatti molte delle proprietà sono legate alla presenza di sostanze oleose volatili che nell’estratto secco vengono perdute. Un’altra preparazione utilizzabile è la tintura madre (da pianta fresca), meno concentrata ed efficace, ma che potenzialmente potrebbe contenere anche sostanze non oleose che non appaiono nell’olio essenziale.

Gli estratti secchi sono da evitare in quanto in essi, proprio per via dell’essiccazione, si perdono gran parte delle sostanze volatili.

Infusi e tisane sono utili, ma solo se ottenuti da pianta fresca. A mano a mano che il tempo passa e il materiale vegetale si asciuga si perdono le sostanze volatili. Per questo motivo è anche opportuno evitare le tinture officinali che, molto spesso, sono ottenute da droga essiccata.

In alcuni casi si possono anche fare impacchi (uso esterno) di pianta fresca sminuzzata ed eventualmente fatta riposare per un po’ in olio di oliva.

Gli oleoliti sono preparazioni potenzialmente sensate a patto che vengano preparati da pianta fresca, appena un poco asciugata per evitare la proliferazione di microrganismi.

Se si sceglie di utilizzare l’olio essenziale, occorre ricordare di usare dosi minime. Conviene anche evitare la libera diffusione negli ambienti in quanto lo spreco è enorme e l’olio di achillea, nel chemiotipo proazulene, è molto costoso.

L’inalazione può essere ottenuta mediante suffumigi, mettendo una singola goccia di olio essenziale nell’acqua calda. In alternativa si può mettere una goccia sul cuscino alla sera, prima di addormentarsi.

Per uso topico si deve diluire olio essenziale in altri oli vegetali non irritanti (olio di oliva, olio di mandorle dolci, …) in concentrazione non maggiore del 2%.

Si può aggiungere l’olio essenziale di achillea all’acqua della vasca da bagno. In questo caso, mescolate inizialmente due gocce di OE in un cucchiaio di latte intero. Prima di immergersi, mescolare per disperdere il tutto nella vasca. Evitate assolutamente di mandare l’acqua con l’olio essenziale negli occhi!

Nella tabella seguente sono riportate le proprietà tradizionalmente riconosciute o studiate scientificamente.

proprietàdescrizionepreparazione
astringente, cicatrizzante, emostaticocicatrizzazione, rigenerazione dei tessuti, riduce il sanguinamento e le emorragieolio essenz. diluito; tintura madre
analgesicodolori osteoarticolari, nevralgieolio essenz. inalato
antinfiammatorioreumatismi, nevriti, prostatitiolio essenz. inalato
antisetticocontro le infezioni urinarie parzialmente attivo anche contro Candida albicansolio essenz. inalato
colereticocontro le insufficienze epatobiliariolio essenz. inalato
ipotensivocontro l’ipertensioneolio essenz. inalato
antispasticoaiuta a rilassare la muscolatura liscia, in presenza di dolori mestruali, coliti o intestino irritabile, crampi addominaliolio essenz. inalato
antiparassitarioattivo contro leishmaniosi e Trypanosoma cruzi in vitroolio essenz. inalato e diffuso nell’ambiente
vulnerariocontro le ulcere varicoseolio essenz. diluito
insetticidacon una concentrazione di circa 300 parti per milione uccide le larve di zanzara (verificato su Aedes albopictus)olio essenz., meglio se dissolto in alcol, nelle acque in cui crescono le larve
tossicità e controindicazioni

Nella tabella seguente sono riportati i problemi, rischi, i livelli di tosicità e le eventuali controindicazioni.

proprietàdescrizione
evitare l’uso per neonati, bambini piccoli e donne in stato di gravidanzapotenzialmente neurotossico e abotivo
allergenepuò causare allergie in soggetti sensibili
convulsioniuno dei chemiotipi (chiamato chemiotipo canfora per l’elevato contenuto di questa sostanza) se ingerito in quantità elevate può provocare convulsioni.
fototossicol’OE di achillea accentua la sensibilità alla luce
abbinamenti con i cristalli

Nella tabella seguente sono riportati alcuni cristalli con i quali l’achillea si abbina particolarmente bene.

proprietàsinergie con l’achillea
amazzoniteMigliora la funzionalità epatica e riduce gli spasmi della muscolatura liscia.
apatiteRigenerazione delle cellule, specialmente quelle delle cartilagini, delle ossa e dei denti.
Azione antinfiammatoria e antidolorifica per artrosi, dolori articolari e fratture.
bronziteAzione antispastica e antidolorifica.
calcedonio azzurroRigenerazione delle mucose e dell’epitelio.
Antinfiammatorio e ipotensivo.
calciteRigenerazione dei tessuti.
crisoprasioStimolo del fegato e azione antimicotica.
epidotoStimolo del fegato.
fluoriteRigenerazione della pelle e cicatrizzazione.
lepidoliteAzione antinfiammatoria e antidolorifica soprattutto per i dolori della sciatica, le nevralgie e i problemi alle articolazioni.
nefriteMiglioramento della funzionalità renale e antinfiammatorio per le vie urinarie.
ossidianaAttenuazione dei dolori e, soprattutto, guarigione delle ferite e stimolo per la rigenerazione dei tessuti.
rodoniteGuarigione delle ferite e stimolo per la rigenerazione dei tessuti.
Azione contro le infezioni.
tormalita neraAzione contro le cicatrici, azione antinfiammatoria e antidolorifica.
AVVERTENZA

Le indicazioni riportate in questo sito web non costituiscono e non possono sostituire il parere di un medico. Per qualsiasi stato patologico, nonché per conoscere e valutare l’uso e le interazioni di rimedi fitoterapici è necessario rivolgersi al proprio medico.

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