OSSIDIANA
In questa pagina si parla di cristalli, cristalloterapia, benessere, salute, spiritualità e minerali dal punto di vista olistico.
Vengono descritti le proprietà dei cristalli, ma anche i rituali da applicare w gli effetti sull’equilibrio del corpo,, della mente e dello spirito. Si presentano i modi di utilizzo, e i criteri per la pulizia, assieme alle alterazioni, le imitazioni e gli inganni. Il principale materiale trattato è l’ossidiana assieme alle sue varietà.
L’ossidiana è un vetro vulcanico. Essa si forma quando una massa di lava con alto tenore di silicio e quindi piuttosto densa fuoriesce dal camino vulcanico e si raffredda rapidamente.
Dal punto di vista esoterico tutte le ossidiane naturali sono equivalenti. Le piccolissime quantità di inclusioni non bastano a modificarne le proprietà. Molto più significativa è la variabilità dovuta al fatto che la composizione di base della roccia cambia da luogo a luogo
ambiti dell’azione non fisica |
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centro su di sé, attenzione al Sé |
attitudine all’appartenenza a gruppi e comunità con un ruolo dominante |
senso del dovere |
spinta ad agire, forza lenta e costante, grinta |
ambiti dell’azione fisica |
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funzionalità intestinale |
ossigenazione dei tessuti |
descrizione
L’ossidiana è un vetro vulcanico con accenni più o meno avanzati di cristallizzazione interna.
Si forma quando una massa di lava con alto tenore di silicio (e quindi piuttosto densa) fuoriesce dal camino vulcanico e si raffredda rapidamente.
L’elevata densità e il rapido raffreddamento impediscono quello spostamento di ioni all’interno della lava che porterebbe alla riorganizzazione delle sostanze chimiche e alla nascita e crescita di cristalli.
Tuttavia non si tratta di un vetro perfetto, completamente privo di elementi cristallini. In realtà nella massa vetrosa iniziano sempre a formarsi dei piccolissimi nuclei cristallini che restano più o meno piccoli a seconda del tempo che hanno a disposizione per accrescersi.
In alcuni casi, dunque, si raggiunge un moderato livello di microcristallizzazione. Un altro feonomeno che si può verificare durante le fasi di fuoriuscita dal camino vulcanico e di raffreddamento consiste nel formarsi, all’interno della massa ancora fluida, di bollicine, analoghe a quelle che si producono nei vini frizzanti. Esse sono dovute al liberarsi, all’interno della lava, a causa dell’abbassamento di pressione, dei gas che vi erano disciolti.
Le bollicine che vanno formandosi e accrescendosi possono raggiungere i margini della massa fluida e liberarsi, come fanno quelle in un bicchiere di spumante, ma quando la lava si consolida rapidamente, esse non fanno in tempo a sfuggire e restano intrappolate nella roccia che si viene formando.
Dal punto di vista esoterico tutte le ossidiane naturali sono equivalenti. Le piccolissime quantità di inclusioni non bastano a modificarne le proprietà. Molto più significativa è la variabilità dovuta al fatto che la composizione intrinseca della lava cambia da luogo a luogo.
L’ossidiana è una pietra orientata alla conoscenza profonda, alla saggezza e alla distanza. Le tre cose si fondono in un atteggiamento che è molto vicino all’immagine mitologica dei grandi maghi o dei grandi mistici.
CONOSCENZA PROFONDA
La conoscenza profonda contrasta ogni forma di superficialità e crea saggezza. L’ossidiana è una delle pietre migliori (a parte la nuummite), per comprendere ciò che è occulto o trascendente, compreso il mondo dello Spirito e l’universo esoterico.
Occorre sottolineare che si tratta di comprensione, non di attitudine a mettere in pratica. La spiritualità va oltre il livello della comprensione e richiede una pratica di vita coerente. Tuttavia la comprensione ha una sua importanza giacché ci aiuta a individuare i nostri errori e riconoscere il vero dall’illusione.
DISTANZA
La distanza dagli eventi e dalle situazioni, ossia il distacco, è a sua volta una forma sia della saggezza che della conoscenza profonda, Essa è necessaria per assicurare una conoscenza autentica, imparziale e stabile, non soggetta ai mutamenti e alle illusioni che ci vengono dalle emozioni e dagli eventi esterni.
PROTEZIONE
L’ossidiana ha una certa capacità protettiva sia a livello fisico, che psichico e spirituale, ma agisce solo contro effetti la cui origine sia spirituale o trascendente. Non è utile, invece, per proteggere contro effetti negativi che abbiano una causa fisica.
AUTOCONTROLLO
Questo vetro vulcanico migliora l’autocontrollo e porta a una visione più ampia dei problemi in cui i singoli eventi perdono importanza e appaiono come semplici passi di un lungo cammino.
AUTONOMIA EMOTIVA E AFFETTIVA
Ancora, l’ossidiana presenta una certa tendenza a ridurre il bisogno di socialità e il bisogno di sentirsi appartenenti a un gruppo o a una comunità. Chi porta spesso un’ossidiana tende a bastare a se stesso e a cercare le proprie risposte senza far troppo affidamento sugli altri.
Non c’è rifiuto della socialità e non viene prodotta alcuna tendenza a rifiutare la compagnia, ma piuttosto l’ossidiana spinge a spostare l’attenzione prevalentemente verso questioni che sono al di fuori della vita sociale. Possono invece venir rafforzati i rapporti con i pochi con cui si condividono gli stessi interessi e la stessa impostazione di vita.
EFFETTI FISICI
L’ossidiana non ha effetti significativi sul piano fisico, tranne una leggera capacità di favorire la rigenerazione cellulare
L’ossidiana si adatta perfettamente sia per un impiego individuale che per sedute di cristalloterapia. È rapida nell’agire e molto efficace.
Si tratta di una pietra non semplice da usare che dà il meglio di sé quando viene utilizzata da persone di buona stabilità e consapevolezza. Poco adatta, invece, a chi è molto sensibile e incline a forme di instabilità emotiva.
In alcuni casi può produrre sensazioni sgradevoli, inquietudine o crisi emotive. Questo effetto tende a verificarsi soprattutto con coloro che hanno una sensorialità molto sviluppata. Coloro che sentono fortemente gli odori, che godono intensamente dei profumi o dei colori, risentono più facilmente di effetti destabilizzanti. Meno importante è la sensibilità agli stimoli sonori.
Porta migliori risultati se usata con una certa continuità, ma è efficace anche se utilizzata strettamente nelle occasioni in cui se ne desiderano gli effetti. Allo stesso modo, quando non la si indossa, i suoi effetti tendono a svanire rapidamente nel giro di pochi giorni.
L’applicazione di forme di ritualità è preziosa. La miglior forma di ritualità per questa roccia è la pratica di una pausa di riflessione orientata a far emergere immagini e pensieri dal vuoto mentale. Venti minuti di riflessione seria, in solitudine, con concentrazione e senza distrazioni una o due volte la settimana, sono adeguati per ottenere buoni risultati. Inizialmente chiediamo a qualcuno di scrivere su un bigliettino il nome di un fiore. Noi non dovremo leggere o conoscere il contenuto del bigliettino. Posiamo il biglietto vicino a noi e, per ora dimentichiamolo.
Durante la nostra riflessione dovremo tenere il cristallo in mano oppure su un tavolo, di fronte a noi, a breve distanza. Osserviamo il cristallo con attenzione per qualche istante, sforzandoci di entrare con la mente nel colore della pietra, di immergerci in esso. Attorno a noi ogni cosa deve svanire come se si facesse notte. Chiudiamo gli occhi, perdiamoci nella notte e nel buio, nuotiamo in esso sempre più profondamente come se dovessimo attraversare un lungo tunnel oscuro che ci condurrà in qualche luogo. Restiamo nel buio per qualche decina di secondi o anche per qualche minuto, poi, quando ci sentiremo pronti, al primo suono che ci colpisce, apriamo gli occhi e leggiamo il bigliettino.
Il nome del fiore porterà pensieri, collegamenti, immagini, ricordi, ecc.. Immergiamoci nella corrente dei pensieri e lasciamoci trasportare per alcuni minuti.
In alternativa, al posto di leggere il nome del fiore, possiamo chiedere a qualcuno di inserire un segnalibro fra le pagine di un I-Qing e leggere la pagina indicata.
Nulla impedisce, se ne abbiamo la volontà e la possibilità, di dedicare a questo rituale un tempo lungo.
In alternativa (o in aggiunta) alla riflessione è possibile dedicarsi a meditazioni più semplici, come un breve esame interiore degli eventi e degli ostacoli che nel prossimo futuro entreranno nella nostra vita e del modo di mantenerci distaccati da essi. Al termine accendiamo 3 candele bianche accanto al nostro cristallo.
Altri rituali appropriati sono quello delle Candele e quello della Luce Lunare.
Questo materiale a tutti gli effetti si comporta come un vetro con tutte le caratteristiche che ne derivano. È fragile e soffre gli urti. Se si rompe tende a formare spigoli estremamente taglienti.
L’ossidiana è chimicamente abbastanza inerte se pura, mentre gli eventuali materiali inclusi (come nel caso dell’ossidiana fiocco di neve) hanno le loro specifiche proprietà.
Come molti altri materali le ossidiane sono meno dure della normale polvere e quindi possono graffiarsi e perdere lucentezza se vengono strofinate mentre sono impolverate.
Quando dovete pulire il vostro campione, abbiate cura di iniziare togliendo la polvere con un pennello morbido oppure con un getto di acqua corrente. Dopo la rimozione della polvere, si può passare a un lavaggio con acqua e sapone delicato.
Dopo il lavaggio, risciacquate accuratamente e asciugate bene.
L’ossidiana è un materiale conosciuto sin dal paleolitico come dimostrato dalla recente scoperta, in Etiopia, di una sorta di fabbrica di utensili realizzati con tale roccia e risalente a circa 1,2 milioni di anni fa.
Gli usi più antichi erano legati alla caratteristica di questo materiale di produrre bordi fragili, ma estremamente taglienti che si potevano usare per fabbricare armi.
Altre testimonianze archeologiche sono successive, ma è chiaro che gli esseri umani avevano ormai acquisito la conoscenza di questo materiale. L’ossidiana veniva inizialmente usata per gli stessi scopi per cui si usava la selce. Quest’ultima era più resistente e poteva essere usata più volte con facilità, inoltre non rischiava di rompersi per urti accidentali, magari durante il trasporto. Dall’altra parte l’ossidiana aveva una capacità di taglio enormemente superiore che doveva risultare preziosa soprattutto quando si trattava di colpire bersagli dalla pelle robusta e spessa.
Nel corso dei millenni la lavorazione dell’ossidiana si fece più sofisticata e le taglientissime lame venivano anche usate per tagliare i cordoni ombelicali e per operare circoncisioni rituali.
Da un certo momento in poi gli uomini impararono anche a levigarla per creare degli specchi. Certamente questa pratica era già in uso nel V millennio a.e.c..
L’ossidiana ebbe un’importanza decisiva nelle culture mesoamericane, anche in conseguenza del fatto che quelle popolazioni non conoscevano le armi in ferro. Le culture mesoamericane usavano prevalentemente armi realizzate in legno e ossidiana, mentre alcuni coltelli cerimoniali erano fatti di nefrite, una pietra assai resistente, ma che non veniva usata per le armi da battaglia.
Le armi corte fatte da lame di ossidiana tenute assieme da manici in legno (macuahuitl) erano incredibilmente taglienti al primo colpo e, se tutto andava bene, forse potevano durare anche per una breve battaglia, ma inevitabilmente perdevano il filo e si scheggiavano contro qualsiasi oggetto duro e risultavano quasi inutili contro le corazze degli spagnoli. Accanto ai macuahuitl esistevano anche armi lunghe (tipo lance) in legno con lame in ossidiana il cui nome era tepoztopilli.
Anche gli specchi in ossidiana erano conosciuti almeno agli Aztechi e venivano utilizzati dai sacerdoti per evocare visioni e fare profezie.
In Australia l’ossidiana era ben nota ed era presente anche a Rapa Nui.
Le ossidiane, per la loro stessa natura di vetri, sono facili da imitare e falsificare. Per farlo basta produrre un vetro colorato e affermare che si tratta di un’ossidiana.
Ci sono innumerevoli commercianti e grossisti che tentano di vendere volgari vetri sintetici, magari piacevolmente colorati, come ossidiane. In alcuni casi si tratta di vetri rossi, in altri blu o verdi o di altro tipo.
Le informazioni disponibili non sono sufficienti a chiarire se veramente esistano autentiche ossidiane naturali verdi, rosse, blu o di altri colori vistosi e piacevoli. Certamente ne esistono di nere, con tendenza a volte al grigiastro, altre volte al bruno, bruno-giallastro, bruno-verdastro o bruno-rossiccio.
Persino siti professionali di gemmologia non forniscono alcuna risposta definitiva. In alcuni casi si ammette la possibilità che possano esistere ossidiane blu, verdi o rosse, in altri non se ne parla. Tuttavia, se un sito dedicato alla gemmologia parla dell’ossidiana e non afferma che possono essere blu, questo con tutta probabilità significa che gli esperti di quel sito non prendono in considerazione le ossidiane blu, per trattandosi (eventualmente) di pietre rare e belle e, quindi, di quelle più pregiate fra le diverse varietà.
Personalmente sono portato a ritenere che eventuali ossidiane blu, verdi o rosse siano semplici falsi.
D’altronde occorre sempre considerare che dal punto di vista esoterico tutte le ossidiane sono uguali. Presentano una certa variabilità, ma non vi è modo di distinguerle fra loro e conviene dare per scontato che sempre e comunque possano esservi differenze fra l’uno e l’altro esemplare.
Essendo impossibile distinguere le ossidiane fra loro dal punto di vista degli effetti, diventa completamente inutile tentare di acquistare pietre vistose o strane, con colori improbabili.
L’ossidiana è adatta per quelle persone che cercano di migliorare il loro orizzonte spirituale e il loro livello di distacco.
Molto utile per coloro che si dedicano ad attività che hanno a che fare con elementi occulti o misteriosi, nonché per le persone che si trovano a dover superare il velo di apparenze ingannevoli.
Sarebbe utile per bilanciare la personalità di chi è molto legato alla mutevolezza delle sensazioni e delle emozioni, ma occorre prima verificare che su queste persone essa non provochi sensazioni sgradevoli.
L’ossidiana è il prodotto del raffreddamento veloce di lave particolarmente viscose che fuoriescono dai camini vulcanici. La composizione delle lave è variabile di zona in zona. In esse possono essere presenti diverse quantità di vari elementi chimici come ferro, magnesio, alluminio, zinco, silicio, ossigeno e altri. Le lave ricche di silicio tendono a essere più dense e viscose rispetto a quelle che ne sono povere.
Quando un fluido magmatico raggiunge la superficie terrestre e forma una colata, esso scorre verso valle e, a contatto con l’aria, inizia a raffreddarsi. A mano a mano che il raffreddamento procede, gli atomi dei diversi elementi che sono presenti in modo disordinato nella lava, iniziano ad agganciarsi gli uni agli altri formando i primi nuclei di microscopici cristallini.
I microcristallini sono immersi nella massa ancora fluida e, lentamente, con l’abbassarsi ulteriore della temperatura, tenderebbero a crescere ulteriormente. Affinché i diversi atomi possano unirsi fra loro e formare questi nuclei è necessario che essi possano spostarsi all’interno della lava per raggiungere altri atomi adatti e legarsi a loro. Per esempio un atomo di silicio potrebbe voler raggiungere un paio di atomi di ossigeno per formare un gruppo SiO2.
Intanto che gli atomi cercano di muoversi per creare dei piccoli nuclei cristallini, in molte lave si formano anche delle piccole bollicine di gas, proprio come avviene nello spumante quando esso viene stappato. Anche le bollicine vorrebbero muoversi, essendo più leggere della lava, per salire in superficie (esattamente come vengono in superficie anche nello spumante).
Ma la lava non è così fluida come lo spumante e, anzi, in alcuni casi essa è parecchio densa e viscosa. A causa della viscosità gli atomi fanno molta fatica a muoversi e a raggrupparsi per formare i nuclei cristallini. Inoltre, a mano a mano che si raffredda, essa diventa ancora più viscosa, fino a solidificarsi del tutto. Quando la lava si solidifica completamente gli atomi non possono più spostarsi e i nuclei cristallini non possono più crescere ulteriormente. Essi restano sospesi e bloccati nella lava solidificata. Più tempo ci vuole per il completo consolidamento e più tempo i cristallini hanno per crescere. Se il raffreddamento è molto veloce, il tempo è brevissimo e si potranno formare soltanto pochi cristallini piccolissimi.
Anche le bolle di gas, se la lava si raffredda velocemente, rimangono intrappolate nella massa e non possono più sfuggire. È come se il vostro spumante, con tutte le sue bollicine, si solidificasse improvvisamente. È proprio in questo modo che si formano le ossidiane silver sheen e golden sheen: da sciami di minuscole bollicine intrappolate nella massa lavica.
Dato che la struttura interna dell’ossidiana è fatta di tanti microscopicissimi nuclei cristallini di minerali diversi sospesi in una massa amorfa e dato che esistono ossidiane con composizioni chimiche abbastanza diverse, essa non si considera un minerale, ma piuttosto un mineraloide. Dal punto di vista della cristalloterapia possiamo considerarla alla stregua di una roccia ossia un di materiale con caratteristiche variabili da caso a caso.
La struttura vetrosa dell’ossidiana tende spontaneamente a modificarsi (con estrema lentezza) ed essa finisce per cristallizzare in misura sempre maggiore. Per questo motivo è piuttosto raro trovare ossidiane più antiche del miocene (ca. 23 milioni di anni fa). Quelle che si formarono prima di quel tempo hanno ormai avuto abbastanza tempo per cristallizzare.
Fra i minuscoli cristallini che si possono formare prima degli altri durante il raffreddamento di un’ossidiana, possono essercene facilmente di magnetite (un ossido di ferro). Un altro minerale che può formarsi in alcuni casi in un’ossidiana è la cristobalite.
Le ossidiane di fuoco sono caratterizzate da sottili strati di nanocristalli di magnetite con dimensioni comparabili alla lunghezza d’onda della luce visibile. La stessa cosa vale anche per le ossidiane arcobaleno.
FIOCCO DI NEVE
Si tratta di un’ossidiana che contiene gruppi di cristallini di cristobalite.
MOGANO
Un’ossidiana più o meno tendente al rossiccio o bruno-rossiccio per via della presenza di ossidi di ferro.
SILVER SHEEN E GOLDEN SHEEN
Sono ossidiane contenenti sciami di bollicine d’aria.
OSSIDIANA DI FUOCO E ARCOBALENO
Queste ossidiane contengono microcristallini di magnetite.
LACRIME DI APACHE
La varietà di ossidiana chiamata “lacrima di apache” assume la forma di noduli più o meno sferoidali spesso inclusi in certi tipi di roccia. I noduli hanno struttura a strati concentrici la cui origine non è del tutto certa. A tutti gli effetti si tratta comunque di normale ossidiana. Il nome “lacrima di Apache” nasce da una leggenda secondo cui i noduli si sarebbero formati quando le lacrime di donne apache, disperate per la morte dei loro uomini dopo una battaglia, cadendo in terra, si solidificavano.
HELENITE
La helenite, nota anche come ossidiana del monte St. Helens oppure ossidianite smeraldo o ossidianite rubino è un vetro artificiale che sarebbe ottenuto (secondo i produttori) fondendo le ceneri vulcaniche del monte St. Helens. Tale vetro viene venduto come gemma. Che effettivamente il prodotto derivi senza alterazioni dalle pure ceneri vulcaniche è davvero molto improbabile, tanto più che esso si presenta in diversi splendidi colori completamente diversi fra loro (varie tonalità del blu, del rosso e del verde) che non si giustificherebbero se il materiale utilizzato fosse sempre lo stesso.
Comunque, anche se realmente venisse ottenuto da ceneri vulcaniche, le sue caratteristiche dopo la fusione sarebbero quelle di un comune vetro colorato e il fatto di provenire dal Monte St. Helens non avrebbe nessuna importanza: ci sono innumerevoli vulcani nel mondo e le loro ceneri si equivalgono.
GOLDSTONE
Vengono chiamati goldstone dei vetri colorati artificiali con effetto glitter. Lo stesso materiale viene anche venduto con il nome di vetro-avventurina. Poiché il termine “avventurina” è anche usato per indicare per alcune sostanze minerali naturali in cui inclusioni di mica generano un effetto di glittering analogo.
Le prime forme di vetro-avventurina furono prodotte da una famiglia di vetrai veneziani nel diciassettesimo secolo.
Esistono goldstone in cui il luccichio interno è dovuto alla presenza di piccoli cristallini di rame in sospensione nel vetro. Esse hanno un colore rossiccio o bruno-rossiccio. In altri materiali al posto del rame si usano cobalto, manganese o cromo mentre anche la matrice (il vetro) può essere colorato. In questo modo si ottengono delle goldstone blu, verdi o viola. Ma, ovviamente, si tratta di banali vetri artificiali.
PIETRA CRISANTEMO
In alcuni casi questa roccia viene anche chiamata ossidiana crisantemo, ma si tratta di una definizione errata. La pietra crisantemo non è un’ossidiana, anche se in molti casi si presenta scura e anche nerastra.
Si tratta invece di una roccia sedimentaria di composizione variabile che include cristalli anch’essi di natura variabile. I cristalli possono essere costituiti di calcite, stronzianite, celestina o altro.
Data la variabilità della composizione, non è possibile attribuire a questo materiale nessuna precisa proprietà esoterica.
QUALI OSSIDIANE CI SERVONO
Le proprietà esoteriche di tutte le ossidiane sono identiche. O meglio, esse presentano una certa variabilità, ma questa variabilità dipende dalla composizione intima del materiale e non dal colore o dalla presenza di bollicine o altro. La composizione delle ossidiane non è verificabile a occhio e può essere accertata solo con analisi strumentali che sono fuori dalla ragionevole portata dell’acquirente medio. Quindi chi acquista un’ossidiana non è mai in grado di conoscere con esattezza le caratteristiche di ciò che sta acquistando e deva partire dal principio che quella pietra potrebbe avere effetti un po’ diversi dal previsto.
È come mangiare una pasta e fagioli non sapendo chi la ha cucinata. Certamente dentro ci troverete la pasta, i fagioli, l’olio, il sale, l’acqua … probabilmente il pomodoro, il sedano, la cipolla, … è impossibile che ci troviate un pezzo di merluzzo! Ma di sale potrebbe essercene di più o di meno e lo stesso per la cipolla e il sedano. Forse la cipolla sarà stata prima soffritta e magari ci sarà anche della pancetta.
Le proprietà della pasta e fagioli non possono cambiare in modo completo, altrimenti non è più pasta e fagioli! Ma una certa variabilità deve essere sempre messa in preventivo.
La stessa cosa vale per le ossidiane. E siccome esiste una variabilità intrinseca e inevitabile piuttosto evidente, non ha senso stare a cavillare sul fatto che si tratti di un’ossidiana arcobaleno oppure di una golden sheen o di una fiocco di neve. Ogni eventuale (piccola) variabilità dovuta ai “fiocchi di neve” o ad altro finisce per essere assorbita in quella che tutte le ossidiane presentano, anche se non ci sono i fiocchi di neve.
Dunque, se vogliamo essere ragionevoli, possiamo adottare due metodi di scelta:
-
- o puntiamo al piacere estetico e acquistiamo ciò che ci piace (o che ci “chiama”) a prescindere dai suoi effetti e dal costo;
-
- oppure puntiamo agli effetti e acquistiamo ciò di cui abbiamo bisogno per una specifica esigenza e, in tal caso, prenderemo un’ossidiana qualsiasi che sia ragionevolmente piacevole perché tanto gli effetti saranno gli stessi.
QUALI OSSIDIANE HA SENSO COMPRARE?
Se ne deduce che è perfettamente inutile puntare ad acquistare delle ossidiane arcobaleno o delle golden sheen se non per ragioni di aspetto esteriore.
Naturalmente in Internet e nei libri troveremo scritto il contrario: che le proprietà sono diverse. E questo perché ciò porta denaro nelle casse di tutti gli operatori, di chi scrive i libri, dei commercianti e, in generale, di tutti coloro che lavorano con i cristalli.
Se andrete a confrontare, per esempio, le descrizioni dell’ossidiana nera con quelle dell’ossidiana golden sheen troverete chiare differenze, ma la realtà è che fra quella nera e l’altra l’unica differenza sta nel fatto che quest’ultima presenta dei piccolissimi buchi che sono assenti nell’ossidiana nera.
La differenza sta tutta nel fatto che la golden sheen (come la silver sheen) è bucata e l’ossidiana nera non lo è. Ovviamente questa differenza non comporta e non può comportare assolutamente nessuna diversa proprietà e, quindi, chi invece descrive proprietà diverse per i due tipi di ossidiana lo fa semplicemente per favorire la vendita di ambedue le tipologie.
D’altronde, mentre ci si concentra sulle visibili, ma sostanzialmente inesistenti differenze fra ossidiana nera, golden sheen, ecc.. vengono trascurate (in quanto non è possibile accorgersene a occhio) quelle fra ossidiane nere ricche o povere di microcristalli, quelle fra ossidiane con altissimo o medio contenuto di silice e via dicendo. Queste differenze, che invece esistono realmente, vengono completamente ignorate perché non è bello raccontare ai potenziali clienti che ciò che potrebbero acquistare forse non corrisponde esattamente a quello che vorrebbero.
Se vogliamo essere un poco consapevoli ed evitare di inseguire le apparenze e le illusioni, dimentichiamoci le differenze inesistenti fra i diversi tipi di ossidiana e badiamo piuttosto a usare solo pietre completamente naturali.
Intendiamoci. Io posseggo e uso quotidianamente una splendida ossidiana golden sheen. La ho fatta montare in argento e la ho trasformata io stesso in un potente amuleto grazie all’applicazione di oltre tre mesi di rituali. Ma sarebbe stata la stessa cosa se avessi usato una normale ossidiana nera. Ho scelto la golden sheen (pagandola parecchio di più) semplicemente perché era più bella e mi piaceva.
VERO E FALSO
Molte ossidiane sono sfacciatamente false. Il problema maggiore si pone per quelle vivacemente colorate (verdi, blu, rosse e gialle).
Molti dicono che esse esistono realmente in Natura (sia pur rare), ma nessuno sa indicare il punto preciso dove trovarle, nessuno ha mai verificato di persona e nessun istituto gemmologico importante ne ha mai ufficialmente accettata l’esistenza.
Dal mio punto di vista non esistono ossidiane rosse, non esistono ossidiane verdi, non esistono ossidiane blu e neppure arancio o gialle.
Possono esistere ossidiane nerastre o brunastre che hanno una certa tendenza al rossiccio, al giallastro, al verdognolo o, al massimo, a un verde un po’ sporco.
Esistono invece vetri non vulcanici (come il vetro del deserto libico o le moldaviti) che hanno colore giallo pallido o verde oliva.
Ci sono precise ragioni scientifiche per non credere alle ossidiane di altri colori, ma in questo contesto non mi attardo oltre. Forse lo farò in un successivo scritto.
In ogni caso la mia personale strategia nel caso di materiali ambigui e facilmente imitabili come l’ossidiana, è sempre la stessa: partire dal principio che qualsiasi materiale troppo insolito, troppo bello o troppo colorato è probabilmente falso!.
Le ossidiane, per la loro stessa natura di vetri, sono facili da imitare e falsificare. Per farlo basta produrre un vetro colorato e affermare che si tratta di un’ossidiana.
Ci sono innumerevoli commercianti e grossisti che tentano di vendere volgari vetri sintetici, magari piacevolmente colorati, come ossidiane. In alcuni casi si tratta di vetri rossi, in altri blu o verdi o di altro tipo.
Le informazioni disponibili non sono sufficienti a chiarire se veramente esistano autentiche ossidiane naturali verdi, rosse, blu o di altri colori vistosi e piacevoli. Certamente ne esistono di nere, con tendenza a volte al grigiastro, altre volte al bruno, bruno-giallastro, bruno-verdastro o bruno-rossiccio.
Persino siti professionali di gemmologia non forniscono alcuna risposta definitiva. In alcuni casi si ammette la possibilità che possano esistere ossidiane blu, verdi o rosse, in altri non se ne parla. Tuttavia, se un sito dedicato alla gemmologia parla dell’ossidiana e non afferma che possono essere blu, questo con tutta probabilità significa che gli esperti di quel sito non prendono in considerazione le ossidiane blu, per trattandosi (eventualmente) di pietre rare e belle e, quindi, di quelle più pregiate fra le diverse varietà.
Personalmente sono portato a ritenere che eventuali ossidiane blu, verdi o rosse siano semplici falsi.
D’altronde occorre sempre considerare che dal punto di vista esoterico tutte le ossidiane sono uguali. Presentano una certa variabilità, ma non vi è modo di distinguerle fra loro e conviene dare per scontato che sempre e comunque possano esservi differenze fra l’uno e l’altro esemplare.
Essendo impossibile distinguere le ossidiane fra loro dal punto di vista degli effetti, diventa completamente inutile tentare di acquistare pietre vistose o strane, con colori improbabili.
immagini
altri dati
ossidiana | |
famiglia/affinità | – |
chimica | – |
varietà di | – |
tipo di materiale | roccia (mineraloide) |
durezza | 5 – 6 |
colori | solitamente nero o bruno molto scuro; a volte bruno, bruno, anche tendente un poco al verde marcio, al giallastro o al rossiccio. |
classe di potere | +++ |
livello richiesto | +++ |
costanza | bassa |
flusso | dal conscio al subconscio |
grado dinamico | ugaglianza, equilibrio |
elementi | terra, spirito |
zodiaco (segni in equilibrio) | scorpione, sagittario |
pianeti | Saturno, Plutone |