Occhio di falco è il nome commerciale per una bella pietra di colore scuro o anche nero, e un ben visibile gatteggiamento in blu o verde-blu.
La formazione dell’occhio di falco parte da masse di fibre parallele e compatte di crocidolite, uno dei minerali che vengono inclusi fra le forme di asbesto. La crocidolite viene gradualmente trasformata in quarzo mantenendo la struttura fibrosa. Fintanto che rimane una parte sufficiente di crocidolite il colore si mantiene scuro e tendente al blu-verde. Quando la trasformazione è molto avanzata, il residuo ferroso che rimane dalla crocidolite si ossida e il colore cambia da nerastro a bruno giallastro e poi a giallo-bruno più o meno aranciato.
L’occhio di falco è una pietra piuttosto vicina al quarzo, con un residuo interno che si fa gradualmente meno importante di fibre di crocidolite.
CONTRIBUTO DEL QUARZO
Dal quarzo l’occhio di falco eredita la forte tendenza a mettere se stessi al centro dell’attenzione e a far emergere più pienamente le componenti della nostra personalità.
Facilita il sogno e, attraverso di esso, l’espressione di ciò che è addormentato in noi.
Favorisce il flusso del prana, equilibra e stabilizza i cakra.
Stimola la nostra energia interiore.
CONTRIBUTO DELLA CROCIDOLITE
La crocidolite contribuisce in modo importante alle proprietà dell’occhio di falco, ma i suoi effetti si fanno meno significativi quando il colore blu-nero inizia a farsi bruno.
Essa spinge a vedere il susseguirsi degli eventi e della nostra stessa vita come parte di un unico flusso, piuttosto che come una successione di episodi, cogliendone il senso complessivo. Di conseguenza, aiuta a guardare da lontano riducendo l’importanza che attribuiamo alle singole cose, alle persone, agli avvenimenti, e anche ai sentimenti e mostrandocene la piccolezza complessiva e la transitorietà.
Aiuta a cogliere il senso della nostra esistenza intesa come un percorso unico, con una direzione, che si snoda fra il principio e la fine.
Come azione secondaria, favorisce un equilibrio fondato sul minor coinvolgimento personale. Riduce gli eccessi e le passioni. Aumenta la coerenza. Aiuta a comprendere più a fondo le cause, i progetti e i fini, specialmente quelli di rilevanza esistenziale.
Lega l’oggi al domani, facendoci vedere le connessioni che li uniscono. Stabilizza lo stato emotivo, aiuta a superare le indecisioni mostrandoci lo scenario generale in cui si inquadrano le nostre scelte. Favorisce le scelte a lungo termine.
ASPETTI FISICI
Svolge un’azione antidolorifica. Favorisce i processi digestivi.
Rallenta il movimento dell’energia nell’organismo, contrastando il tremore, il nervosismo e l’iperattività delle ghiandole ormonali
L’occhio di falco è una pietra dall’aspetto piacevole e persino affascinante. I profondi riflessi bluastri lo rendono piacevole alla vista e anche alla mente.
Ha una notevole efficacia, soprattutto quando viene usato da persone consapevoli e riflessive, tuttavia si presta per essere usato da chiunque. Le persone più consapevoli e abituate a osservare se stesse per conoscersi, comprendersi e controllarsi, possono ottenere grandi benefici soprattutto in termini di lucidità nelle proprie scelte e di capacità di mantenersi coerenti, stabili e sereni.
Le persone più orientate alla discontinuità dell’istinto possono trovare in questa pietra una stabilizzazione e un aiuto nel comprendere il futuro.
Gli effetti sono lenti e graduali. Hanno inizio immediatamente e molte persone li avvertono in modo praticamente istantaneo, ma la pienezza dell’efficacia richiede almeno tre settimane. I cambiamenti si fanno progressivamente più avvertibili fino a raggiungere un massimo dopo due-tre mesi.
L’occhio di falco va usato solo durante il giorno. Tenerlo vicino durante la notte, soprattutto in persone inquiete ed emotivamente discontinue, può destabilizzare il sonno e renderlo meno riposante e meno profondo, con una certa tendenza al manifestarsi di sogni incomprensibili.
Quando se ne interrompe l’uso, se la si è utilizzata per un periodo piuttosto lungo (almeno 8-10 mesi) gli effetti tendono a permanere molto a lungo, svanendo gradualmente nell’arco di un paio di anni. Altrimenti regrediscono dopo un paio di mesi.
Si possono usare il Rituale della Purificazione o quello della Luce Lunare.
Evitate qualsiasi i rituali basati sull’uso di sale per la natura aggressiva di tale sostanza e anche perché incompatibili.
Si tratta di un materiale che presenta grossolanamente le caratteristiche meccaniche e chimiche del quarzo. Non teme lo spazzolamento e può essere lavato senza problemi, ma la presenza di una microtrama di crocidolite rende opportuno evitare l’uso di sostanze capaci di favorirne l’ossidazione. Evitate dunque di utilizzare prodotti chimici e, in particolare di quelli più aggressivi, in prossimità dell’occhio di falco.
Non ci sono invece problemi per i normali saponi per le mani e la pelle.
Un materiale strettamente correlato è la cosiddetta pietersite, formata prevalentemente da frammenti di occhio di falco e occhio di tigre, mescolati anche con altri materiali e cementati da quarzo.
In inglese l’occhio di falco viene denominato sia hawk’s eye che falcon’s eye. Nonostante alcune persone indichino dei criteri per distinguere fra i due, tali nomi vanno considerati equivalenti.
Un ulteriore nome con cui viene indicato l’occhio di falco è occhio di tigre blu (blue tiger’s eye).