Da molti anni ormai va di moda mettere sul mercato prodotti che vengono derivati dai cristalli e dall’acqua. Ogni tanto viene proposta qualche variante. I nomi con cui essi vengono indicati sono elisir, essenze, acque di gemme, acque cristalline e altro. Le procedure per prepararle sono a loro volta varie, ma sono accomunate dal fatto che i cristalli vengono posti in contatto con l’acqua o nelle sue immediate vicinanze.
Questi prodotti possono apparire affascinanti, ma sono completamente privi di senso. La loro unica ed esclusiva proprietà è di permettere a chi le produce e vende di guadagnare un bel po’ di soldi senza fatica e con pochissimi costi.
l’acqua nella cultura e nella biologia
Nella nostra esperienza di vita alcune manifestazioni della Natura assumono una valenza speciale e ci resta difficile spogliarle del loro alone di mito per comprenderne e accettarne fino in fondo la reale natura. Fra queste manifestazioni vi sono l’acqua, l’aria, il fuoco, il fulmine, la forza vitale e altre.
L’acqua, in particolare, è così preziosa, desiderabile e fondamentale, che ci pare speciale, un materiale intrinsecamente diverso dagli altri, la radice della Vita, la salvezza contro la sete, la materia che dà luogo alla pioggia e ci dona il cibo, che forma i fiumi, i mari e gli oceani e dentro la quale vivono innumerevoli creature. La sostanza dentro la quale restiamo immersi nel ventre materno fino al momento della nascita. Acqua e aria sono le sostanze che ci consentono di bere e respirare. Le sostanze che costituiscono l’ambiente stesso della Vita. Inoltre l’acqua ci sembra diversa, anche perché essa è in grado di sciogliere in sé molte sostanze come il sale, lo zucchero o il solfato di rame.
Naturalmente è vero che l’acqua è assolutamente preziosa. Tutte le forme di vita sulla Terra, in un modo o nell’altro, sono profondamente legate all’acqua. Però non è che l’acqua sia differente di per sé da altre sostanze chimiche. Non è che l’acqua in qualche modo sia al di sopra delle altre sostanze o abbia una dignità differente assegnatale da Dio per qualche ragione. L’acqua non è un materiale realmente speciale. Prima dell’evoluzione della vita come noi la conosciamo, essa era una sostanza chimica come tutte le altre. Come il metano, l’azoto, l’ossido di ferro o lo zolfo. Ma poi, sulla Terra, si è sviluppata una forma di vita che si basa sull’acqua e su una serie di reazioni chimiche che sono facilitate dalla presenza di un ambiente acquoso.
Da quel momento in poi, l’acqua è diventata una sostanza diversa per tutti gli organismi che su di essa basano la loro esistenza. Se un domani dovesse venire sulla Terra un alieno la cui esistenza si basa sull’etanolo, quell’alieno sarebbe ben poco interessato all’acqua, ma sarebbe convinto che l’etanolo sia la sostanza più importante dell’Universo.
La nostra predilezione per l’acqua, sfortunatamente, tende a distorcere gravemente il nostro giudizio. Il giapponese Masaru Emoto, il quale sostiene che la crescita dei cristalli di acqua venga influenzata dalle emozioni che si producono nella vicinanze, non avrebbe mai scritto concetti simili con riferimento al metasilicato di sodio, al quarzo o all’ossido di rame. Ha fatto riferimento all’acqua perché nella nostra percezione l’acqua è in qualche modo diversa. E chi legge i suoi libri non si sofferma neppure un attimo a chiedersi perché proprio l’acqua e non il carburo di tungsteno. Sembra ovvio. L’acqua, in fondo, è l’acqua! La base della vita!
Peccato che l’acqua, quando la Natura la produce, non è affatto consapevole di essere speciale e neppure di avere qualcosa a che fare con la vita. Anzi, agli occhi dell’acqua, il concetto di “vita” non esiste. Essa è stata inventata miliardi di anni prima che la cosiddetta vita si sviluppasse sulla Terra. Non esisteva la vita, non esistevano le emozioni, non esistevano gli uomini, non esistevano i pensieri e neppure le parole pronunciate o scritte. Dunque non c’era proprio nessun motivo per cui delle molecole di una sostanza chimica qualsiasi dovessero essere pronte a percepire le emozioni degli uomini e cristallizzare diversamente a seconda del fatto che esse fossero positive o negative.
Anzi, se vogliamo essere realmente precisi, non esisteva neppure il concetto di “positivo” o “negativo”. In Natura ogni cosa è semplicemente quello che è senza che ciò sia bene, né male. Dunque perché mai l’acqua dovrebbe esser capace di riconoscere i pensieri negativi da quelli positivi, visto che per lei non esistono?
l’acqua come sostanza chimica
Se la guardiamo da un punto di vista neutrale, l’acqua è una sostanza chimica come tutte le altre, come il carbonato di calcio o l’ossido di ferro, come l’acido salicilico o il fosfato di calcio. Tutte queste sostanze (e anche tutte le altre) sono fatte di atomi di elementi chimici che si agganciano fra loro grazie alla formazione di legami elettromagnetici. L’alcol etilico è formato di atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno, l’acido cloridrico di cloro e idrogeno, l’ammoniaca di azoto e idrogeno, mentre l’acqua di ossigeno e idrogeno. Come vedete, l’idrogeno e l’ossigeno non sono materiali esclusivi, compaiono anche in numerosissimi altri composti.
L’acqua, come ogni altra sostanza, può presentarsi in tre diversi stati di aggregazione: solido, liquido e gassoso. Allo stato gassoso essa prende il nome di vapore acqueo, allo stato liquido viene chiamata semplicemente “acqua” e allo stato solido essa viene chiamata ghiaccio. Ma anche il ferro e il silicato di rame possono presentarsi come solidi, liquidi o gas a seconda delle condizioni di temperatura e pressione. Il quarzo, per esempio, a una temperatura di 2000° e una pressione di 50 Kbar si presenta come un liquido. E variando la sua temperatura e la pressione si possono ottenere solidi di tipo diverso. Non soltanto il banale e conosciutissimo quarzo (quarzo-α) che si trova in qualsiasi mercatino dove vendano minerali, ma anche il quarzo-β, la cristobalite, la tridimite, la coesite, ecc..
Anche l’acqua, sebbene pochissimi lo sappiano, quando solidifica può formare più sostanze diverse (ossia più tipi di “ghiaccio” diversi). Per la precisione, a seconda di come avviene il conteggio, si possono individuare anche venti diversi tipi di acqua solida cristallina che vengono chiamati banalmente ghiaccio I, ghiaccio II, ecc. ai quali si aggiungono forme di ghiaccio amorfo.
Questo significa che l’acqua esattamente come fanno, fra gli altri, il biossido di silicio, il carbonato di calcio o il carbonio, cristallizza in modo diverso a seconda delle condizioni di temperatura e pressione. Noi non ci accorgiamo di questo nella vita quotidiana perché per formare i diversi minerali, a parte il normale ghiaccio, sono necessarie condizioni estreme.
In realtà poco fa ho scritto una cosa imprecisa: ho scritto che Il quarzo “a una temperatura di 2000° e una pressione di 50 Kbar si presenta come un liquido“. Perché è un concetto impreciso? Perché in quelle condizioni di temperatura e pressione il quarzo non esiste più. Quello che si presenta come un liquido è il biossido di silicio ossia la sostanza chimica dalla quale si forma il quarzo. Può apparire un cavillo, ma non lo è. In quelle condizioni il quarzo non è più quarzo e non manifesta nessuna delle sue proprietà fisiche. Non è più piezoelettrico, non ha più lo stesso peso specifico, lo stesso indice di rifrazione, … nulla. Quindi dire che “il quarzo” si presenta come un liquido non ha senso. Non è più quarzo.
perché l’acqua ci appare diversa dalle altre sostanze
Se l’acqua è, a tutti gli effetti, solo una delle innumerevoli sostanze chimiche, una sostanza come l’acido solforico o la soda caustica, l’ipoclorito di sodio e l’acido citrico, perché mai essa ci sembra così diversa e speciale?
Principalmente per via del fatto che, alle normali temperature tipiche del nostro ambiente, essa è prevalentemente liquida. I composti inorganici che, a temperatura ambiente, sono liquidi sono pochissimi! A questo si aggiunge che essa evapora con grande facilità anche alle normali temperature di molti ambienti terrestri.
Solo questo? Vi sembra strano? Vi sembrano fatti troppo piccoli per essere importanti? Vi sbagliate. Si tratta di fatti decisivi.
Per cominciare, essendo liquida l’acqua è in grado di funzionare efficacemente come solvente per sciogliere innumerevoli sostanze e portarle con sé. Essa può essere facilmente introdotta nell’organismo assumendo la forma dei diversi spazi entro cui viene incanalata e adattandosi alle loro dimensioni. Può passare attraverso l’intestino e i reni in tempi brevissimi e senza bloccarsi. Può costituire la base del sangue che, dovendo circolare per portare con sé l’ossigeno ai tessuti, non potrebbe mai essere solido! Pensate a cosa avverrebbe se il sangue fosse solido come il piombo. Come potrebbe circolare attraverso i vasi sanguigni? L’acqua poi, essendo liquida, può costituire anche la base per la linfa delle piante o per i veleni dei serpenti. può formare il sudore, evaporare e rinfrescare gli organismi che sono sottoposti a troppo calore, Può essere alla base dello sperma e dei fluidi femminili che facilitano la riproduzione. E inoltre … può formare i fiumi, i laghi, i mari e gli oceani.
Nel mare, nei fiumi o nei laghi, il fatto che l’acqua sia liquida consente la formazione di correnti e il trasporto di sostanze di tutti i tipi. Gli atomi che si trovano in acqua possono incontrarsi e unirsi fra loro a formare molecole complesse.
Provate a pensare a un oceano di quarzo (che a temperatura ambiente è solido). Come avrebbero potuto le sostanze chimiche muoversi in esso, essere trasportate fino a incontrarsi e formare le molecole della vita? Come avrebbero potuto i primi microrganismi muoversi nel quarzo per cercare nutrimento e riprodursi?
Le conseguenze del fatto che l’acqua sia liquida a temperatura ambiente sono assolutamente enormi e decisive! Il fatto che l’acqua poi possa evaporare facilmente fa in modo che essa possa essere coinvolta in un vero e proprio ciclo di movimenti. L’acqua del mare evapora e forma le nuvole che vengono portate dal vento e portano pioggia sulle terre che, altrimenti, sarebbero perennemente secche. L’acqua che cade sulle montagne dà luogo ai fiumi che, scendendo a valle, erodono la roccia, depositano strati di materiale fertile e rendono il terreno pianeggiante e umido. Tutto questo sarebbe impossibile senza una sostanza che fosse liquida a temperatura ambiente ed evaporasse facilmente.
Di altre sostanze inorganiche che siano liquide a temperatura ambiente non ce ne sono molte e, fra esse, l’acqua si distingue per una serie di motivi il primo dei quali è l’abbondanza.
Anche il mercurio e il bromo sono liquidi a temperatura ambiente. Ma non sono abbastanza diffusi da funzionare come base per la vita, né per formare fiumi, laghi e oceani. Inoltre essi non funzionano altrettanto efficamente da solventi nelle condizioni di temperatura e pressione standard. Anche l’acqua non è un solvente perfetto (non ci facciamo neppure caso, dato che lo consideriamo semplicemente “normale”, ma numerose sostanze non si sciolgono bene in acqua, per esempio il solfato di bario e quello di piombo oppure il cloruro di bario).
acqua e cristalli
Come ho già scritto, l’acqua, quando viene raffreddata al di sotto del suo punto di fusione, forma dei cristalli come qualsiasi altra sostanza. Ossia forma dei minerali. I cristalli sono tanto più perfetti e ben formati quanto più il raffreddamento è lento e non viene perturbato.
Se il raffreddamento è molto rapido, l’acqua si trasforma in un solido amorfo, proprio come avviene quando una lava vulcanica, raffreddandosi rapidamente, forma un’ossidiana (ossia un vetro invece che dei cristalli).
Se l’acqua si raffredda con sufficiente lentezza, nelle normali condizioni ambientali, il minerale che si forma avrà quasi sempre una struttura cristallina del sistema esagonale (ghiaccio Ih). Una piccola parte invece avrà una struttura cristallina del sistema cubico (ghiaccio Ic). I due tipi di ghiaccio sono minerali diversi! Forse questa cosa è difficile da comprendere e accettare in quanto siamo abituati a pensare al ghiaccio come una sostanza unica e ai nostri sensi sfugge la differenza. Fra l’altro il ghiaccio Ic probabilmente non abbiamo mai avuto nemmeno modo di vederlo. Esso si forma a temperature assai basse, comprese fra −140 e −50 °C, ed è presente in luoghi come i poli.
Fra i vari tipi di ghiaccio esiste la stessa differenza che c’è fra aragonite e calcite, fra diamante e grafite o fra pirite e marcasite: si tratta di minerali polimorfi, in cui una stessa sostanza chimica può formare diverse strutture cristalline e ogni diversa struttura costituisce un diverso minerale. Per esempio la sostanza chiamata carbonato di calcio (CaCO3), quando cristallizza nel sistema rombico forma il minerale aragonite, mentre quando cristallizza nel sistema trigonale forma il minerale calcite.
perdita della struttura cristallina
Cosa accade a un qualsiasi minerale quando viene sciolto in acqua? Esso non è più solido e perde la sua struttura cristallina. E cosa accade quando un minerale perde la struttura cristallina? Per esempio, cosa accade alla calcite quando essa perde la sua struttura cristallina? Può esistere una calcite non cristallina?
La risposta è no. La calcite non cristallina non può esistere. Se non è cristallina, non è un minerale. Si tratta, semplicemente di una sostanza chimica, ma non di un minerale.
Non solo, ma se la calcite si scioglie in acqua diventando carbonato di calcio e poi l’acqua evapora, non è detto che si riformi la calcite. Potrebbe invece formarsi aragonite con proprietà differenti.
Le proprietà del minerale, la sua stessa natura, dipendono strettamente dalla struttura cristallina. È proprio la struttura cristallina. solida, stabile e ordinata, quella che conserva le proprietà del minerale. Il carbonato di calcio non cristallino non è più calcite e non ha più le proprietà della calcite.
elisir
L’acqua liquida non ha alcuna struttura cristallina. Non solo, ma non ha neppure una stabilità sufficiente per mantenere in sé delle informazioni in modo prolungato. Le molecole di acqua si muovono continuamente le une rispetto alle altre, in modo caotico, secondo leggi statistiche. Inoltre il movimento viene modificato in modo completamente imprevedibile da fenomeni come il cambiamento di temperatura o pressione, eventuali vibrazioni del recipiente, pressioni alla superficie dovute a correnti d’aria, caduta di polvere o altri corpi piccoli o grandi e, soprattutto, dall’inevitabile evaporazione. A ogni nuovo istante, alcune molecole di acqua evaporano e vengono perdute. Se quelle molecole contenevano informazioni di qualche tipo, con l’evaporazione una parte inmprevedibile di esse svanisce nel nulla.
Tenuto conto di ciò bisogna inevitabilmente accettare che l’acqua non è in alcun modo in grado di ricevere, né di conservare le informazioni relative alle proprietà dei cristalli. Se decidiamo di mettere un cristallo di pirite dentro l’acqua liquida, essa non dispone di alcuna struttura nella quale le proprietà della pirite possano imprimersi (se anche mai avesse una struttura cristallina bisognerebbe che essa fosse in grado di modificarsi per tener traccia dei minerali immersi, ma il problema non si pone nemmeno giacché una struttura non c’è. Le molecole dell’acqua si muovono continuamente in modo disordinato e basta una scossa, una vibrazione in più per scombinarle completamente).
Supponiamo però per un attimo che, essendo convinti che la vostra acqua possa portare con sé le tracce del minerale che vi è stato immerso, voi decidiate di bere quell’acqua. Provate a immaginare cosa accadrebbe. Immaginando che il cristallo sia già stato rimosso …
- voi prenderete il recipiente con l’acqua,
- verserete un po’ d’acqua in un bicchiere,
- porterete il bicchiere alle labbra e ne verserete in gola il contenuto,
- esso entrerà nell’esofago e nello stomaco, prima di raggiungere l’intestino ed essere assorbito …
Naturalmente, a ognuno di questi movimenti farete muovere l’acqua in modo imprevedibile cambiando ulteriormente le posizioni delle molecole e cancellando qualsiasi traccia residua degli eventuali effetti del cristallo. Una volta che l’acqua sarà scesa in bocca, essa inizierà anche a trovarsi in contatto con i vostri denti, con sostanze chimiche assortite e innumerevoli virus e batteri. Se mai fosse vero che l’acqua può mantenere traccia di ciò con cui entra in contatto, le tracce del minerale sarebbero cancellate da quelle lasciate dallo smalto dei denti oppure dal tartaro o dai batteri.
Entrando nello stomaco l’acqua si troverebbe in contatto con residui di cibo, forse con acido cloridrico. Si mescolerebbe con qualsiasi impurità presente nella bocca, nell’esofago e nello stomaco. Inclusi i microrganismi. Non sarebbe più acqua pura. E se essa è capace di tener traccia di ciò con cui entra in contatto, perché non dovrebbe “tener traccia di tutta questa robaccia”?
Inoltre, l’acqua non è tutta uguale. Essa, se non è acqua distillata, contiene già in essa sostanze chimiche disciolte. Per esempio tutte le acque minerali portano con sé un residuo fisso di calcio, sodio, potassio, carbonato, solfato e altro. Queste sostanze non dovrebbero influenzare l’acqua stessa? Mettere un pezzo di pirite dentro un’acqua con tanto sodio o con poco sodio non dovrebbe cambiare i risultati?
E il vetro della bottiglia? E il piano di marmo della cucina? Se un minerale posto in prossimità della vostra acqua potesse influenzarne le proprietà, allora tutte le altre sostanze non dovrebbero poter fare lo stesso? Il sale nella credenza (che è a sua volta un minerale)? Il ferro delle forchette o di altri oggetti? Il silicio dei chip nei cellulari o nel televisore?
Ma non fatevi troppe domande. In realtà il punto è uno solo: l’acqua liquida è esattamente come sarebbero la celestina liquida, la rodocrosite liquida o la labradorite liquida: una sostanza chimica come tante, priva di struttura cristallina, che non ha alcun modo di conservare le tracce dei minerali che sono stati in contatto o nelle vicinanze!
Per questo motivo vi sconsiglio fortemente di buttar via soldi per comprare elisir, acque di gemme e qualsiasi altro preparato similare.
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