I CRISTALLI SONO STRUMENTI
Usando i nostri cristallia vole ci accorgiamo che esiste una sorta di contraddizione, una questione di base che può mettere in difficoltà le persone più attente e consapevoli. Da una parte possiamo fisicamente avvertire, almeno in alcuni casi, l’effetto reale e concreto di certi cristalli che si traduce in sensazioni precise: attrazione, repulsione, pace, disagio, bisogno di piangere o altro. Per esempio una mia cara amica non poteva entrare in contatto con l’ossidiana perché le scatenava una reazione emotiva negativa fino a farla piangere. Un effetto chiaro, immediato, evidente e innegabile.
Dall’altra parte, se proviamo a usare i cristalli in modo ordinato e controllato, assai spesso gli effetti che otteniamo non sono altrettanto forti e vistosi. In alcuni casi potremmo addirittura pensare che non ci sia nessun effetto.
Perché questa contraddizione? Perché dei materiali che in alcuni casi possono scatenare reazioni immediate e ben visibili, in altri sembrano non agire o agire molto debolmente?
i cristalli sono strumenti
Molte persone credono che i cristalli siano oggetti attivi, quasi come maghi buoni o angeli che ci aiutano miracolosamente a risolvere i nostri problemi e ci rendono più forti, più simpatici, più belli e anche più ricchi a richiesta e senza effetti collaterali. Se così fosse … sarebbe terribile! Perché la nostra vita non avrebbe più senso. Tutto sarebbe certamente molto facile, ma, allo stesso tempo, non avremmo più motivazioni, non dovremmo lottare, non ci sarebbero fallimenti, attese, nuovi tentativi e nemmeno la soddisfazione di ottenere a volte dei successi.
Inoltre, se così fosse, la vita si ridurrebbe soltanto al potersi permettere di comprare tutti i più potenti cristalli possibili. Persone come me (che raccolgo minerali da quando avevo diciassette anni e posseggo una collezione di oltre diecimila esemplari), avendo trascorso decenni in compagnia di essi, dovrebbero avere così tanti effetti positivi da assomigliare a Superman. E lo stesso dovrebbe accadere per gli altri collezionisti, per i commercianti, i minatori e per tutti quelli che vivono in zone in cui il terreno stesso è ricco di minerali.
Ma è evidente per chiunque che non è così. Io non sono Suprman! E questo accade perché i cristalli non agiscono da soli. Possedere tre cristalli o tremila è esattamente la stessa cosa, se noi non ci lavoriamo attivamente. E difficilmente potrete lavorare seriamente con più di due o tre cristalli per volta.
Ogni pezzo di minerale o di roccia è uno strumento nelle nostre mani. Esso serve a potenziare, indirizzare, focalizzare il nostro potere personale. Le nostre energie psichiche, fisiche e spirituali. Ma quel potere sta a noi metterlo in gioco.
Questo vuol dire che i cristalli sono inutili? Assolutamente no! Gli strumenti che usiamo, in molti casi, sono straordinariamente preziosi, addirittura decisivi. Con un semplice martello potete fare cose che a mani nude non potreste neppure pensare. Una tenaglia può tagliare fili metallici che nessuno potrebbe rompere senza di essa e anche una semplice pentola vi consentirà di far bollire l’acqua e sterilizzarla, mentre non avreste modo di ottenere la stessa cosa senza quel recipiente. Vi sconsiglio di provare a verificare quanto può essere preziosa una padella, ma … provate a immaginare di far friggere dell’olio tenendolo in mano …
Dunque gli strumenti sono preziosissimi. È proprio grazie agli strumenti che gli uomini dominano il mondo: computer, seghe, lampadine, interruttori, telefoni e mille altre cose rendono la nostra vita completamente diversa da ciò che sarebbe senza di essi.
Ma un martello o una sega non agiscono mai da soli. Non hanno una volontà. Sta a voi prenderli e usarli. E, possibilmente, sta a voi usarli bene! E la stessa cosa vale per i cristalli. Ecco perché io, pur possedendo oltre diecimila campioni di minerali, non ho i superpoteri. Perché, per quanti minerali io possa avere, ottengo soltanto i benefici di quelli che uso attivamente e non posso usarne efficacemente più di tre o quattro assieme. Proprio come non potrei usare contemporaneamente quindici martelli.
I minerali, lo ripeto ancora, vanno usati. E per farlo, la vostra attenzione deve andare a essi. Di nuovo, proprio come avviene con i martelli. Se non li usate sono inutili, se ve ne dimenticate, essi non pianteranno chiodi da soli al posto vostro.
In linea di massima, maggiore sarà l’attenzione che voi dedicherete alle vostre pietre, migliori saranno i risultati che otterrete. Questo comporta che i minerali e le rocce dovrete vederli, toccarli, averli nella vostra mente, confidare in loro, concentrarvi sulla loro presenza. Tutti quelli che resteranno chiusi in un cassetto e dimenticati non avranno alcun effetto.