Esistono forze che potremmo definire “negative”? Quanto spesso abbiamo a che fare con esse? Possiamo riconoscerle? Molte persone, in un modo o nell’altro, sono convinte che possano esistere influssi di natura sconosciuta che riescono a cambiare la nostra vita, al di là degli effetti materiali. Queste persone hanno ragione. Tuttavia, spesso, per difendersi da quegli influssi, vanno alla ricerca di soluzioni miracolose e immediate che sono solo illusorie, mentre potrebbero, più efficacemente, tentare percorsi un po’ più impegnativi, ma anche molto più efficaci.
Quando si pensa a influssi esterni, non materiali, la prima cosa da ricordare è che lo scudo più potente contro qualsiasi influenza negativa è quello che potremmo chiamare il nostro potere personale. Esso è innato in ognuno, anche se non in tutti è altrettanto forte, e si attiva attraverso la mente.
Le nostre menti costituiscono il fulcro di tutte le azioni positive o negative, anche se di quelle non materiali che, comunque, dalla mente vengono scatenate. Questo concetto è analogo a quello che i monaci orientali applicano quando imparano a controllare il loro qi.
Qualsiasi oggetto protettivo, qualsiasi cristallo o rituale, serve semplicemente a focalizzare, potenziare, dirigere il nostro potere personale, ma non a creare effetti dal nulla. Di conseguenza, sia in questo che in tutti gli altri casi, è sempre determinante con quanta consapevolezza e con quanta forza utilizziamo i nostri cristalli o altri strumenti (come amuleti o talismani).
Come ripeto spesso, i cristalli (ma anche amuleti, rituali, ecc.) sono semplicemente strumenti. Essi sono come un martello nelle mani di un falegname che deve piantare dieci chiodi in una tavola di noce. Il martello è prezioso, spesso anche indispensabile e decisivo (se non ci credete provate a piantare i dieci chiodi solo con le mani), ma non può avere alcun effetto e può persino essere dannoso se il carpentiere non lo usa (con la necessaria competenza).
IDENTIFICARE LE NEGATIVITÀ
Che possibilità abbiamo di renderci conto di quando è all’opera un’influenza negativa? Che possibilità abbiamo di individuare chi o cosa lo sta innescando? Mi sono interessato a questo problema per lungo tempo, sin da molto giovane, poiché, in seguito a degli strani avvenimenti, ho avuto l’eccezionale esperienza di essere considerato come la “strega del paese” (o meglio “lo stregone”) in un paesino abruzzese. In quanto tale, ho ricevuto fin da giovanissimo l’iniziazione dall’anziana signora che mi aveva preceduto, come “strega” e da lei ho appreso il rituale non solo per individuare, ma anche per togliere il malocchio.
Grazie a ciò ho visto molte sequenze insolite di disgrazie, disagi e malattie che colpivano alcune persone e poi, dopo avere ripetuto una o più volte il rituale contro il malocchio, svanivano. Nel corso della mia vita mi sono poi chiesto spesso cosa sia il malocchio e se davvero esistano influssi negativi cui, nel tempo, sono stati dati nomi diversi. Alla fine sono giunto alla conclusione che nella nostra vita esistono davvero certi influssi negativi, una sorta di “campi di negatività” che portano con sé disagi, malattie, stati di difficoltà, disgrazie e altro.
In questo contesto non approfondirò la natura delle negatività, ma mi limiterò ad affermare che queste catene, queste fasi di sofferenza possono davvero influenzarci. Non importa se diamo agli influssi negativi il nome (piuttosto ingenuo) di malocchio o se li chiamiamo con nomi più moderni: quello che conta sono gli effetti.
La presenza di influssi negativi non è facile da riconoscere (anche se a volte si direbbe il contrario), perché si sovrappone e si confonde con i nostri errori umani.
Prendiamo, ad esempio, il caso di una donna che a vent’anni sposa l’uomo che ama. L’uomo è affascinante, ma è un truffatore e ha legami con la malavita. Dopo un anno nasce un figlio. Dopo altri sei anni l’uomo viene arrestato a seguito di una spiata.
A quel punto, la moglie perde il lavoro (il suo datore di lavoro non vuole avere come dipendente la moglie di un detenuto). Il figlio, che ha 6 anni, viene deriso e vittima di bullismo a scuola, reagisce, litiga, cade, batte la testa e perde l’uso della parola. La donna comincia a soffrire di emicranie sempre più forti che la tormentano e le impediscono di stare efficacemente accanto al figlio di lei. Alla fine la donna si suicida.
Questa sequenza di disgrazie potrebbe essere il risultato di un’influenza negativa? E se sì, quando potrebbe essersi verificata? Senza dubbio questa è una successione notevole di eventi negativi ravvicinati. Sono però tutte conseguenze di un’unica e ben individuata causa: ovvero il fatto che il marito della donna fosse un criminale. La scelta di sposare un delinquente era stata un errore umano e non il risultato di un’influenza negativa. Sicché l’intera sequenza degli eventi corrisponde, in realtà, semplicemente al drammatico frutto di un errore umano.
Se non sempre è facile riconoscere gli effetti di un flusso negativo, a volte è meno difficile risalire alle persone che li hanno originati e, in questo, cristalli, certi riti e certi amuleti possono aiutarci
IL RISCHIO DI ERRORE
Prima di affrontare questo argomento, voglio sottolineare come il cercare di attribuire un flusso negativo a una determinata persona possa essere causa di nostri gravi errori, può compromettere la nostra lucidità, la capacità di gestire la vita e gli eventi secondo la via dello Spirito e, di per sé , costituisce intrinsecamente un passo indietro rispetto a quel percorso. Infatti, il cammino dello Spirito ci richiederebbe di non cercare colpevoli, di sviluppare la nostra forza, la nostra consapevolezza e anche la nostra capacità di comprendere la meschinità degli altri, fino a rendere intrinsecamente inefficaci gli influssi negativi. Ma ovviamente questo è un percorso lungo e complesso e, anche se dobbiamo sforzarci di percorrerlo, dobbiamo anche fare i conti con i nostri limiti e il nostro istintivo bisogno di difenderci.
DESIDERIO DI NUOCERE
I flussi di negatività nascono da forti emozioni e sentimenti di opposizione, dalla volontà di entrare in conflitto, di danneggiare o distruggere. Con questo voglio dire che un generico sentimento negativo, ad esempio un’antipatia, non è sufficiente a scatenare un influsso negativo se non è accompagnato da un vero desiderio di fare del male.
Questo desiderio di danneggiare non è comune e le persone che lo sperimentano tendono a essere sempre le stesse. In altre parole, una persona normale può provare molte antipatie o mancanze di armonia, ma queste, normalmente, non si traducono nel piacere di arrecare danno all’altro. Alcune persone, invece, proveranno un senso di appagamento o soddisfazione nella consapevolezza del male altrui. Le persone di quel tipo sono quelle che possono creare flussi di negatività e sono sempre le stesse perché quel modo di pensare corrisponde alla loro natura interiore.
PIETRE PER RICONOSCERE FONTI DI NEGATIVITÀ
Alcuni cristalli, se usati con buon senso, possono aiutare a riconoscere chi potrebbe essere una fonte di negatività. Ricordate che nessun cristallo potrà mai darvi la certezza assoluta ed è bene che voi non rispondiate all’odio con l’odio per il vostro possibile avversario, ma è giusto che voi possiate tentare di comprendere da dove vengono i problemi allo scopo di difendervi, migliorare i rapporti, oppure semplicemente allontanarvi da alcune persone. In questo articolo cito alcuni cristalli che aiutano a vedere con maggiore chiarezza anche al fine di individuare i possibili problemi:
- nuummite
- richterite (dianite)
- arfvedsonite
- ossidiana
- pietra di Luna
NUUMMITE
È una pietra molto potente, ma anche molto difficile da usare. Chi se ne serve deve avere grande equilibrio, consapevolezza e stabilità emotiva. Senza questo, la nuummite può produrre irrequietezza, rifiuto, tumulto emotivo, errori di giudizio e instabilità.
La nuummite aiuta a guardare “dentro” le cose e oltre gli schermi. Sia dentro di noi che dentro gli altri. Questa pietra produce sensazioni e consapevolezza, ma l’interpretazione dipende dalla vostra stabilità allo stesso modo in cui un’auto di Formula 1 produce grandi accelerazioni, ma esce facilmente di strada se guidata da una persona inadatta.
DIANITE (RICHTERITE)
La dianite è una roccia e quindi ha una composizione variabile. Al suo interno, il minerale che produce gli effetti che vengono attribuiti alla dianite è una varietà della richterite.
Produce una visione più profonda e lucida, ma con un certo distacco. È particolarmente indicata per smorzare i picchi emotivi che potrebbero derivare dall’osservazione degli atteggiamenti maligni negli altri. D’altra parte, la sua capacità di aiutarci a vedere e capire non è specificamente orientata al mondo dell’occulto, ma è generica e di vasta portata.
ARFVEDSONITE
È un minerale con una chiara inclinazione contemplativa.
Facilita la visione e la comprensione di ciò che è nascosto, che è falso o contraddittorio nonché degli schemi più complessi, ma spinge a considerare ogni evidenza in una logica di relatività in cui non ci sono assoluti.
Aumenta anche la sensibilità al soprannaturale.
OSSIDIANA
L’ossidiana è una pietra molto utile. Favorisce una conoscenza profonda e distaccata. Aiuta a riconoscere ciò che è nascosto e ciò che viene dal mondo dello Spirito. Tuttavia è anche una pietra che crea disagio in alcune persone e limita la capacità di socializzare e convivere con gli altri.
In altre parole, può essere considerata la pietra adatta per un mago che viva vedendo oltre ciò che è concesso ai comuni mortali, stando nella sua splendida torre lontano dal mondo.
Ha anche una buona capacità protettiva.
PIETRA DI LUNA
La pietra di Luna è la pietra del silenzio e dell’equilibrio.
È fortemente mentale. Rafforza la capacità di comprendere le forze nascoste e occulte. In questo somiglia all’ossidiana, ma se ne discosta perché non conduce al distacco, bensì alla paziente empatia.
Solitamente questa pietra è piacevole da usare per tutti e non crea fastidi o difficoltà.
PIETRE PER DIFENDERSI DAI FLUSSI NEGATIVI
Alcuni cristalli sono utili per ridurre o annullare gli influssi negativi. I principali sono:
- nefrite
- calcedonio rosa
- stilbite
- prehnite
- arfvedsonite
- ossidiana
CALCEDONIO ROSA
Protegge, scherma e isola dagli effetti della sfera non materiale.
NEFRITE
È una pietra ideale ai fini della protezione, infatti non solo scherma efficacemente dagli influssi negativi, ma allo stesso tempo aiuta nelle difficoltà producendo calma, pazienza, sicurezza emotiva e accettazione degli altri.
STILBITE
La stilbite, come la nefrite, è un’ottima pietra protettiva. Oltre a fornire un ottimo livello di protezione, riduce l’ansia e ci rende calmi di fronte alle difficoltà e agli elementi che agiscono contro di noi.
PREHNITE
La prehnite è una delle mie pietre preferite. La userei anche nelle insalate se non fosse che non si digerisce facilmente. Ha un buon potere protettivo e insieme facilita il superamento di paure e traumi.
ARFVEDSONITE
Presenta il vantaggio di difendere dalla negatività aiutando anche a identificarne le origini.
OSSIDIANA
Proprio come l’arfvedsonite, combina la capacità protettiva con quella di aiutare a vedere e comprendere l’origine delle influenze negative.
TECNICHE DI SUPPORTO
Tutte le pietre che ho citato, per essere utilizzate pienamente, richiedono l’applicazione di opportuni rituali con una certa solerzia. Come sempre, non sono le pietre stesse a richiederlo, ma piuttosto è la nostra capacità di utilizzarle efficacemente che deve essere rafforzata. Ma questo argomento sarà trattato in futuro in un video.
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